MATTEO RENZI: “NONOSTANTE IL TAGLIO DELLE TASSE, ABBIAMO AUMENTATO GLI INVESTIMENTI SULLA SCUOLA”
Il Presidente è intervenuto nel corso della seduta monografica del Consiglio provinciale: “L’alfabeto amministrativo della Provincia di Firenze inizia con la lettera S di scuola”
“La spesa sulla scuola non è un costo ma un investimento. Per questo trovo spiacevole che sul tema della istruzione pubblica il punto di partenza del ministro Gelmini sia stato di natura economica, basato non da una sua idea di riforma, ma solo dai tagli che ha imposto il ministro Tremonti”. Con questa premessa il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, ha iniziato il suo intervento nel corso della seduta del Consiglio provinciale dedicata ai problemi della scuola.
“Non abbiamo fatto gli agitatori di piazza, ma al ministro Gelmini rispondiamo con gli investimenti che abbiamo predisposto in questi anni per il settore scolastico. Possiamo ben dire che l’alfabeto amministrativo della Provincia di Firenze è iniziato con la lettera S di scuola”, ha detto il Presidente Renzi rivolgendosi all’assemblea consiliare. “La scuola è stata il punto di forza della nostra azione amministrativa. L’investimento nell’offerta formativa ha avuto un incremento del 40% rispetto alle cifre della precedente Amministrazione, che pur aveva ben operato in questo settore; la spesa per la manutenzione ordinaria degli immobili è passata da 7milioni di euro nel 2002 a 9milioni e 933mila euro nel 2008, in un contesto di progressione costante, considerando che da 28.500 studenti siamo arrivati a 39.100 in quattro anni. I trasferimenti alla scuole materne, sia pubbliche che private, ossia gestite dai Comuni del territorio o dai gruppi religiosi cattolici e non, sono cresciuti circa del 50%, passando da 100mila a 229mila euro. Infine – ha aggiunto il Presidente – abbiamo investito anche nella manutenzione straordinaria degli immobili, a partire da Sant’Orsola, per la cui acquisizione la Provincia ha stanziato 25milioni di euro, a cui ne verranno destinati altrettanti per la riorganizzazione dell’immobile. Così risolveremo non solo un problema importante della realtà urbana, ma vorrei dire anche e soprattutto del liceo artistico Alberti, che da quarant’anni è in attesa di una sede”.