INAUGURATO IL BOOKSHOP INTERATTIVO A PALAZZO MEDICI RICCARDI
In via Cavour 3 una vetrina speciale che risponde al tatto e che illustra gli oggetti in vendita nel museo. L’opera presentata stamani da Renzi, Barducci, Folonari, Curia e Del Bimbo
Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, non solo è uno scrigno di storia e di arte, ma anche un’avanzata postazione per le sperimentazioni d’avanguardia. E’ stato presentato stamani il nuovo ‘Bookshop Interattivo’, nato da una collaborazione fra il museo di Palazzo Medici Riccardi, la Provincia di Firenze, l’editore Mandragora (che gestisce il bookshop) ed il Micc-Centro per l'Integrazione e la Comunicazione dei Media dell'Università degli Studi di Firenze. All’incontro hanno preso parte il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il vice Presidente Andrea Barducci, l’assessore alla Cultura Giovanna Folonari, il Prof. Alberto Del Bimbo e l’editore di Mandragora, Mario Curia. Sono stati tre giovani ricercatori, Matteo Bencini, Lea Landucci e Nicola Torpei, con la supervisione di Del Bimbo, a realizzare l’intero sistema basandosi sulle esperienze scientifiche sviluppate presso il Micc.
Il ‘Bookshop Interattivo’ è collocato in via Cavour 3, negli spazi di accoglienza del Museo di Palazzo Medici Riccardi. Si tratta di una vetrina interattiva per la fruizione di contenuti
multimediali legati ad oggetti in vendita presso il bookshop del museo stesso. “Gli utenti interessati - spiegano i realizzatori - devono semplicemente avvicinare le proprie mani alla superficie di visualizzazione per selezionare e ricevere informazioni sugli oggetti presentati”. Il sistema presenta tre tipologie di oggetti: alcuni libri sfogliabili, ricostruzioni tridimensionali di oggetti reali che possono essere ruotati e visualizzati sotto ogni angolatura, ed oggettistica generica che gli utenti possono esplorare visualizzandone i più piccoli particolari. Per gli oggetti legati a Palazzo Medici Riccardi, inoltre, un video fornisce la contestualizzazione storico-artistica dell'oggetto in questione, rivelando così quale opera ha ispirato la sua realizzazione.