PRC SULL’URBANISTICA
“Riaffermare gli interessi pubblici”
Prima i sigilli al cantiere Multiplex di Novoli (area ex FIAT), poi le perquisizioni a due assessori in Palazzo Vecchio in merito all’intervento di Castello (area Fondiaria-Ligresti).
Non spetta a noi assolvere o condannare nessuno, ma questi interventi della magistratura riguardano vicende urbanistiche su cui fin dagli anni ’90 abbiamo espresso il nostro netto dissenso, sia per quanto riguarda l’uso del territorio, sia per i forti interessi speculativi connessi alle due operazioni. A queste sono da aggiungere i vari interventi sulle aree dismesse (Superpila, Fila, Longinotti, Gondrand, …) ed il recente protocollo tra Ferrovie dello Stato, Comune, Provincia e Regione che dà il via libera ad una ulteriore operazione speculativa sulle aree ferroviarie, che si accompagna al sottoattraversamento alta velocità di Firenze ed allo spostamento delle officine di Porta al Prato.
Diventa sempre più necessario un radicale cambiamento delle politiche urbanistiche portate avanti da chi ha gestito in questi anni il potere sul territorio, primo fra tutti il Pd e i grandi gruppi immobiliari (vedi Piano Strutturale di Firenze).
La revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) deve rappresentare un’occasione importante per ripristinare realmente il primato degli interessi pubblici, dei bisogni sociali, della tutela del territorio attraverso una precisa definizione di limiti, vincoli e prescrizioni per gli strumenti urbanistici, che non possano essere facilmente aggirabili dalla pressione speculativa attraverso specifiche varianti ad hoc, come avvenuto in tutti questi anni.
I fatti di questi giorni, al di là degli sviluppi giudiziari, confermano e rafforzano la scelta del PRC di costruire, partendo dalle vertenze aperte nei territori e insieme a tutte le forze sociali e politiche disponibili, una proposta alternativa al Pd in grado di sbarrare la strada alle destre ed ai poteri forti legati agli interessi speculativi.
Sandro Targetti Lorenzo Verdi Andrea Calò