Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

TROPPI CINGHIALI ED UNGULATI NEI BOSCHI DELLA PROVINCIA
L’assessore Roselli ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di Londi (PD)

Il Consiglio provinciale è tornato ad affrontare il problema dei troppi cinghiali e caprioli che popolano i boschi della Provincia con una domanda d’attualità di Paolo Londi (PD) alla quale ha risposto l’assessore all’agricoltura, caccia e pesca Pietro Roselli. “Purtroppo il fenomeno è in aumento in tutta la Toscana e in tutto il Centro Italia. Questo aumento di ungulati sta compromettendo anche l’equilibrio della biodiversità. In Provincia, ad esempio, non ci sono più vipere, ma quando una specie sopravanza in maniera così sbilanciata questo deve preoccuparci perché non si contano i danni alle colture, specie quelle vitivinicole ma non solo, anche frutteti e foraggi. L’azione in corso tende a prevenire i danni ed a rimborsare le spese come è sempre stato fatto. Quest’anno, tra l’altro, la Provincia ha rifinanziato gli ATC (ambiti territoriali caccia) perché l’aumento dei costi delle granaglie aveva scoperto i capitoli per ristorare gli agricoltori dai danni subito dalla selvaggina, in particolare dagli ungulati. Ma la questione principale è che questo problema deve essere affrontato in ambito più ampio, almeno a livello regionale, con iniziative legislative perché non possiamo più tenere il territorio distinto tra zone vocate, non vocate, zone cacciabili, zone aree protette. Gli ungulati hanno, per loro fortuna, la capacità di muoversi e di fare una transumanza ampia per approvvigionarsi di cibo. I cinghiali possono percorrere anche 50 chilometri quindi, mantenere oasi protette di non intervento e non controllo delle popolazioni, sbilancia l’equilibrio. Nella prossima conferenza regionale sulla caccia che sarà tenuta a Villa Demidoff, e che è fissata per il 19 gennaio, verrà posta questa questione che noi stessi abbiamo sollecitato affinché gli ungulati siano considerati non solo come fattore di caccia ma come di equilibrio territoriale”. Londi ha ricordato che: “La Coldiretti, per risolvere il problema, ha chiesto una legge speciale. Non so se occorre una legge speciale ma qualcosa di concreto, al di là delle buone promesse e al di là dei buoni impegni e dei buoni propositi, deve essere fatto. Con i lupi, i cinghiali, i daini, i caprioli glia agricoltori si ritrovano a gestire problemi per le coltivazioni. Gli operatori agricoli danneggiati, inoltre, sostengono che il risarcimento rispetto ai danni subiti sono poca cosa. Diventa un problema se effettivamente è vero quello che sostengono, e non ho modi di dire il contrario. Il problema credo che non si risolva, a mia modesta competenza, né con le battute di caccia né con un sistema di alimentazione diversa, ma servono dei provvedimenti quadro che vadano alla base del problema. Le Province, la Regione e anche il Ministero devono metterci l’occhio su questo problema per trovare delle soluzioni, risolutive”.

25/11/2008 14.47
Provincia di Firenze