LA SITUAZIONE ATAF – GEST
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC
Sulla decisione unilaterale della Gest, che è la società che ha in gestione la tranvia di Firenze e che è al 51% della società francese e al 49% di Ataf, di pubblicare un bando per l’assunzione di 12 regolatori senza rispettare gli accordi in base ai quali il personale di Gest doveva essere attinto da quello in forze presso Ataf l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in consiglio provinciale ad una domanda d’attualità di PRC. “La Gest ha giustificato questa scelta in base al fatto che manca un imminente accordo sindacale e che sarebbe stato difficile rispettare le scadenze previste per il funzionamento della tranvia, ovvero fare partire i corsi di formazione per la linea 1 dal gennaio 2009. La Gest – ha spiegato Saccardi – nonostante l’unilatelarità assunta si è dichiarata disponibile a tenere aperto un tavolo di trattativa con i sindacati e, da parte loro, i sindacati per riprendere le trattative hanno richiesto il ritiro dell’atto unilaterale da parte della Gest. La Gest, oltre a non avere ritirato il bando di assunzione, ha pubblicato un nuovo bando di circa 70 tranvieri necessari per garantire il funzionamento della linea 1. I sindacati rivendicano che a determinare la scelta di Gest, di non avvalersi di personale Ataf, e di pagare nuovi dipendenti, è motivato dal fatto di non volere corrispondere i livelli retributivi garantiti dai contratti applicabili al personale Ataf. Sindacati e azienda si sono incontrati il 14 novembre, la Gest ha promesso che nonostante la pubblicazione del nuovo bando, la priorità delle assunzioni rimarrà per gli autisti”. Per Calò: “L’azzeramento del precedente CDA e la ricostituzione di un CDA fortemente legato alla figura del Sindaco fiorentino, Leonardo Domenici, non sta danno i suoi frutti. Non c’è stato il rilancio dell’azienda e non c’è stata la ricostituzione di una serie di relazione sindacali che sono il sale di una gestione aziendale che prima era municipalizzata. Sta di fatto che questo nuovo management non dà risposte, neanche sul versante del riordino della mobilità. C’è una grande confusione, e nella grande confusione, noi abbiamo la sensazione che a rimetterci sono i lavoratori, i pensionati, gli studenti che usufruiscono concretamente delle linee Ataf. Credo che la Provincia avrebbe avuto l’occasione di potere comunque intervenire per ciò che riguarda le prerogative che le spettano su problemi legati alla viabilità e alla mobilità. L’azienda continua a non dare indirizzi per ciò che riguarda la manutenzione dei mezzi, la riorganizzazione dei servizi, i temi legati alla sicurezza, che sono temi che abbiamo affrontato in temi di audizione in Provincia ma sui quali non abbiamo avuto risposte”.