IL PROGRAMMA DELLE COLLABORAZIONI AUTONOME PER IL 2009
Approvato dal Consiglio provinciale
Il Consiglio provinciale ha approvato con 17 sì e 6 no il programma delle collaborazioni autonome per l’anno 2009 della Provincia di Firenze. “L’obbligo di predisporre un programma degli incarichi nasce con la Finanziaria 2008 e la stessa Finanziaria ha attribuito al Consiglio questa competenza. Il programma – ha illustrato l’assessore al bilancio e personale Tiziano lepri – si compone di 3 parti, due sono quelle strettamente autorizzative e riguardano le collaborazioni autonome e le collaborazioni coordinative e continuative, una terza parte ha valore ricognitivo perché si tratta di incarichi previsti nella disposizione di legge: sostanzialmente gli incarichi tecnici, progettuali, previsti dalla legge sui lavori pubblici, che vengono individuati specificamente elencati e allegati alla deliberazione come atto ricognitivo. Questo programma prevede una sostanziale riduzione di spesa rispetto al 2008, in modo particolare per gli incarichi oggetto di specifica autorizzazione, e che sono sostanzialmente dimezzati, tanto i co.co.co. quanto le altre collaborazioni autonome, ma anche un contenimento della spesa di circa il 20% sugli altri incarichi specifici, quelli relativi alla legge. Complessivamente si prevede una spesa di 4 milioni e 588 mila euro, nelle tre tipologie di incarico contro i 3 milioni del 2008. La norma prevedeva originariamente che il tetto di spesa fosse disciplinato dal regolamento; la successiva modifica ha previsto che il tetto di spesa sia individuato nel bilancio, quindi questo tetto di spesa di 4 milioni e 600 mila euro costituisce appunto il tetto di massima di spesa per questi incarichi”. Contrario si è detto Bevilacqua (FI) perché: “Pur apprezzando gli sforzi che l’amministrazione ha posto in essere per ridurre l’entità delle erogazioni a favore degli incarichi esterni, per le collaborazioni autonome noi rileviamo che comunque ancora c’è molto da fare. C’è molto da fare e lo si capisce bene anche dove traspare chiaramente in delibera che ci sono alcune collaborazioni che potrebbero essere tranquillamente non utilizzate, andando invece a utilizzare le risorse umane che abbiamo all’interno della pubblica amministrazione. La scelta di continuare, pure riducendo a impegnare danaro pubblico, a dare incarichi che potrebbero essere tranquillamente svolti all’interno dell’amministrazione sia una scelta che non possiamo condividere”.