MASSIMO LENSI (FI PDL) NON COMPRATE LUCI E ADDOBBI MADE IN CHINA
Provengono dai famigerati campi di rieducazione cinesi
Una particolare cura nel fare il tradizionale albero di Natale per impedire che un simbolo di allegria diventi strumento complice della moderna schiavitù. Numerose associazioni umanitarie, tra cui la “Laogai Reasearch Foundation”, hanno lanciato l’allarme: all’interno dei famigerati laogai, i campi di rieducazione al lavoro cinesi, si producono gran parte degli addobbi natalizi che a basso costo raggiungono i mercati europei. I laogai sono veri campi di tortura, all’interno dei quali i prigionieri politici del regime di Pechino sono costretti a lavorare con turni che raggiungono anche le 15 ore giornaliere. In oltre 1400 campi di lavoro sono detenuti, torturati e a volte uccisi centinaia di oppositori politici, e l’ultimo rapporto del “Comitato Onu contro la tortura”, pubblicato qualche settimana fa, denuncia: “l’alto numero di morti e d’abusi durante la detenzione di individui mai giudicati da un tribunale e a cui non è riconosciuta alcuna possibilità di protestare per la propria prigionia”. Attenzione, quindi, a comprare addobbi natalizi e luci decorative “made in China”, costano poco ma dietro a quel marchio si nascondono esseri umani ridotti in schiavitù e, spesso, anche prodotti nocivi e pericolosi per chi li acquista.
Massimo Lensi
Consigliere provinciale (Fi PdL)