HomePRC: NETTO VOTO CONTRARIO AL BILANCIO 2009
Respinte le proposte di tutti i gruppi della sinistra per misure di sostegno ai ceti popolari e per ripensare la scelta di Castello
Netto voto contrario di Rifondazione Comunista al bilancio di previsione 2009 della Provincia di Firenze, sia perché vengono confermate scelte costosissime da sempre contestate, come gli inceneritori e l’alta velocità, sia perché, di fronte alla crisi economica che avanza e che impone scelte nuove all’azione degli Enti Locali, manca la volontà di svolgere un forte ruolo pubblico per redistribuire il reddito a favore dei ceti popolari e per la difesa/creazione di occupazione stabile.
Mentre il Presidente della Provincia pensa solo alla vicenda delle primarie, di fronte alla richiesta che la Provincia impegni nuove risorse per rafforzare il sistema di protezione sociale, grave e preoccupante è stata la scelta del PD che ha respinto vari ordini del giorno, presentati insieme dai gruppi PRC, La Sinistra, PdCI, e Verdi su questioni di grande rilievo:
Rilancio dell’impegno della Provincia per la Centrale del Latte e per l’Azienda Agraria Mondeggi – Lappeggi, a sostegno dei prodotti locali, della ricerca e del rapporto con il territorio, contro ogni ipotesi di svendita, spezzettamento e privatizzazione;
Creazione di borse di lavoro e di formazione professionale, accesso gratuito o fortemente scontato al trasporto pubblico per i lavoratori/trici licenziati, in mobilità, precari o in cassa integrazione;
Priorità ai progetti per la riduzione, differenziazione, riciclaggio dei rifiuti capaci di creare nuova occupazione e internalizzazione graduale dei lavori di manutenzione delle strade da parte della Provincia;
Ripensare la scelta di Castello per i nuovi uffici della Provincia e per il Polo Scolastico, dopo lo stop al Piano Strutturale di Firenze, scegliendo il recupero-riutilizzo di edifici esistenti ed aree dismesse.
Il PRC condivide e sostiene la necessità di aprire una vertenza con il Governo contro i tagli agli stanziamenti per gli Enti Locali e al tempo stesso ritiene urgenti provvedimenti concreti a sostegno dei redditi popolari per un’uscita a sinistra dalla crisi, che eviti la guerra fra poveri e rimetta in discussione le sue cause, prodotte dalle politiche liberiste degli ultimi 15 anni: speculazione finanziaria, bassi salari, precarietà, attacco ai diritti sociali; politiche e compatibilità che sono invece fatte proprie dal PD anche nella gestione degli Enti Locali.
Per sbarrare la strada alla destra, anche nei nostri territori, il PRC ritiene necessario costruire programmi e ampie coalizioni di sinistra, alternative al PD che mettano al centro i bisogni sociali, la trasparenza, un forte ruolo pubblico, la tutela del territorio, per dare una risposta politica alla questione morale e all’arroganza dei poteri forti.
Sandro Targetti Lorenzo Verdi Andrea Calò
Consiglio provinciale - Gruppo PRC