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GLI AIUTI ALL’AGRICOLTURA
Approvata mozione del PD, respinto documento di AN

Questione Coldiretti ed aiuti all’agricoltura in Consiglio provinciale. Respinta una mozione di Alleanza Nazionale (18 no, 6 sì) ed approvata una mozione del PD che ha riscritto quella di AN (21 sì, 3 no, 2 astensioni del PRC) che impegna la Giunta provinciale ad attivarsi nei confronti del Governo affinché venga varato un piano anti-crisi utile a fronteggiare la grave crisi per il settore agricolo ed agroalimentare; a rivedere gli interventi contenuti nella manovra economica della prossima legge finanziaria ed impegna, altresì la Giunta nei confronti della Regione Toscana affinché venga portato avanti il percorso di semplificazione amministrativa in campo agricolo forestale, operata attraverso un nuovo modello di governance, anche secondo le indicazioni scaturite dalla Conferenza regionale dell’Agricoltura del 2006; venga portato alla luce, nella prossima Conferenza regionale sulla caccia, un nuovo punto di equilibrio delle istanze agricole, venatorie ed ambientaliste; siano concretamente attivate iniziative a favore dei prodotti toscani con agevolazioni per lo sviluppo delle “filiere corte” per far apprezzare sul mercato i veri “prodotti tipici locali”. Massai (AN) ha difeso la Coldiretti e le ragioni della protesta che sono: “Una accusa verso la Regione Toscana per avere dato avvio ad azioni che penalizzeranno direttamente i consumatori e indirettamente gli agricoltori. Soprattutto vi è il dito puntato per quanto attiene la Regione che ha, ad oggi, una presenza oppressiva, sia dal punto di vista burocratico che dal punto di vista di risposte concrete”. Per l’assessore all’agricoltura Pietro Roselli: “La protesta del mondo agricolo non è solo della Coldiretti. Hanno protestato anche la Confacoltivatori e la Cia. Alla base delle manifestazioni vi sono alcune cose vere, che noi stessi abbiamo chiesto siano rimosse ma è insufficiente la sola attenzione verso la Regione, quando sappiamo che le politiche agricole sono determinate dalla PAC, dalla Politica Comunitaria Europea. Le Regioni hanno una delega e una competenza costituzionale ma in questa cornice l’effettiva autonomia è piuttosto scarsa. Ritengo più opportuno per il nostro Paese richiamare al fatto che nella svolta economica, che è necessaria, le questioni dell’agricoltura siano poste al centro invece, come per altri settori, vedi la scuola, abbiamo subito un forte ridimensionamento nel bilancio dello stato: è stato dimezzato il pacchetto a sostegno della formazione della piccola proprietà contadina e sono stati tolti altri capitoli a sostegno delle produzioni tipiche nazionali, fermo restando che occorre una radicale svolta generale nella politica agricola europea”. Per Sensi (AN), invece: “L’assessore ha spostato tutti i problemi nel paradiso terreste dell’Europa invece come sostengono le associazioni di agricoltori molti problemi sono di competenze regionale e non hanno niente a che vedere con l’Europa. Ci sono molte responsabilità di cui deve rispondere la Regione, anche con decreti legislativi non attuati e non credo che queste leggi vadano contro l’Europa. Ci sono dei decreti dove la Regione Toscana, come spesso accade sull’agricoltura, è insolvente. Penso sia una politica dello struzzo dire che le cose vanno bene e se vanno male non è colpa nostra ma è colpa di un altro che sta lassù a Bruxelles, anche se Prodi è stato Presidente per 5 anni e sull’agricoltura ci siamo fatti del male da soli”. Per Targetti (PRC): “La mozione di AN denuncia una serie di questioni reali che l’agricoltura ha nel nostro territorio, però individua la controparte unicamente nella Regione Toscana mentre su queste questioni occorre coinvolgere la responsabilità del governo. Il discorso della filiera corta e del controllo effettivo che il prodotto sia realizzato in loco, credo non sia un problema di campanile ma un problema proprio di qualità e di sostegno a un pezzo importante dell’economia locale, non a caso l’agricoltura è indicata come settore primario, poi invece andiamo a vedere che di primario c’ha poco, perché è diventata la cenerentola delle attività produttive”.

27/12/2008 12.42
Provincia di Firenze