COMPLETAMENTO DEPURATORE DI SAN COLOMBANO RISPOSTA DELL’ASSESSORE PROVINCIALE LUIGI NIGI
“L’impianto è stato ultimato ed è regolarmente in funzione”
L’Assessore provinciale all’Ambiente, Luigi Nigi, ha presentato una integrazione alla risposta, già fornita in Consiglio provinciale, in merito alle domande di attualità relative all’ultimazione del depuratore di San Colombano presentate dai consiglieri Prc.
“L’impianto di San Colombano è completato e regolarmente in funzione – ha scritto Nigi nella sua integrazione – Tratta liquami pari a 400.000 abitanti equivalente. E’ costituito da 3 lotti funzionali paralleli, ciascuno progettato per un carico di 200.000 abitanti equivalente, e quindi in grado di trattare 600.000 abitanti equivalente in totale. Attualmente, mancando l’allaccio per Firenze in riva sinistra dell’Arno, San Colombano è autorizzato dalla Provincia per 400.000, anche se l’impianto è pronto per funzionare garantendo l’intera potenzialità di progetto. Oggi il Gestore utilizza a rotazione due lotti funzionali, effettuando la manutenzione sul terzo”.
Riguardo agli allacciamenti all’impianto, l’Assessore provinciale ha chiarito che “risultano collegati gli abitanti dei Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Firenze in destra dell’Arno, Lastra a Signa, porzione di Scandicci, Signa. Si valuta che la depurazione oggi funzioni per il 70-75% degli abitanti, anche se una definizione precisa potrà essere fornita da Publiacqua non appena avrà terminato il censimento che ha programmato per individuare con precisione gli utenti che potrebbero avere diritto all’esenzione dal carico dei costi di depurazione in base alla recente sentenza della Consulta”.
“Come è noto – ha aggiunto Nigi – l’allacciamento delle fognature in riva sinistra dell’Arno, oggi mancante, porterà a depurazione le acque reflue di una parte assai significativa dell’area urbana fiorentina, pari a circa 50mila famiglie. Il completamento della depurazione per Firenze, per cui i lavori sono in corso, è previsto dal Piano di Ambito nel 2012: scadenza che non è stata rivista alla luce delle impreviste difficoltà incontrate nei lavori di scavo, cioè la necessità di smaltire i rifiuti trovati e di bonificare i terreni con evidenti aggravi economici e di tempo. Dopo Firenze sarà la volta del completamento dell’abitato di Scandicci e la dismissione dell’impianto di San Giusto. Le scadenze verificate dalla scheda di monitoraggio del 30 giugno sono confermate: Publiacqua dichiarava che l’esecuzione dei lavori prima nel territorio di Firenze e poi in quello di Scandicci avrà inizio entro il 2009 e durerà 3 anni”.