L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DELLA COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO
Approvato dal Consiglio provinciale
Il Consiglio provinciale ha approvato, con 17 voti a favore (PD, PDCI, La Sinistra) e 8 astensioni (FI, AN, UDC, PRC, Verdi) l’aggiornamento al Piano di Sviluppo Socio-Economico della Comunità Montana del Mugello. “La Comunità Montana ha lavorato bene – ha esordito il Vice Presidente della Provincia ed assessore allo Sviluppo economico Andrea Barducci – ed i temi sui quali si costituisce questo aggiornamento guardano a due macro settori: uno riguarda le energie rinnovabili, vale a dire una serie di progetti che hanno l’obiettivo, e anche l’ambizione, di insistere su questo versante, essendo questo versante la frontiera con la quale tutti poi dovremo e dobbiamo misurarci nel prossimo futuro. Il secondo tema riguarda il lavoro e la nuova occupazione. La Comunità Montana si rende conto del passaggio difficile a cui siamo di fronte, ma soprattutto si rende conto del momento complesso che le aziende stanno attraversando in questo momento. Quindi si tratta di mettere in campo delle azioni e delle iniziative che vadano in questa direzione. C’è poi un terzo elemento, che è stato un po’ la caratteristica con la quale ha lavorato la Comunità Montana per l’elaborazione del proprio piano di sviluppo, che è stato quello di mettere in campo un percorso, devo dire anche un po’ faticoso, partecipativo e concertativo. Una scelta giusta, perché è una scelta che non matura esclusivamente nella sede istituzionale ma che matura nel confronto vivo sui problemi che quotidianamente quella parte del territorio si trova a affrontare”. Per Lorenzo Verdi (PRC): “Questo aggiornamento non introduce degli elementi di novità rispetto al piano di sviluppo della Comunità Montana. E credo che l’ultimo anno della Comunità Montana sia stato più occupato da una discussione relativa proprio alle sorti, al futuro della Comunità Montana che non ad un’analisi e ad una prospettiva delle azioni future. Sappiamo che a lungo si è discusso sull’utilità o meno delle Comunità Montane e su questo hanno pesato proprio gli indirizzi politici strategici di questa Comunità Montana. Anche perché, ad oggi, non si sa che entità avranno i tagli che verranno portati ai bilanci della Comunità Montana e quindi di quali risorse potrà disporre la Comunità Montana per mettere in atto i propri indirizzi”. Leonardo Comucci (FI) ha ricordato che: “Questo piano è stato illustrato nel 2007, ha visto un primo aggiornamento nel luglio 2008 ed ora, siamo a votare un ulteriore aggiornamento che ci lascia un po’ perplessi. Rimane la perplessità su un gran numero di progetti presentati e la scarsità reale di quelli che poi sono stati portati a conclusione. Inoltre, constatiamo la mancanza di quello che è il ruolo della Provincia. Quali sono gli indirizzi complessivi della Provincia? Perché la Provincia non ha fatto delle scommesse su veri e propri progetti, magari investendoci? Questa è la parte che ci rimane di perplessità”. Positivo, infine, il giudizio di Riccardo Gori (PD): “Questo aggiornamento integra tutta la progettualità che il piano di sviluppo della Comunità Montana del Mugello aveva già consegnato alla valutazione della Provincia, dà il senso di un lavoro che parte davvero dal basso, praticamente dalla società e dalle componenti sociali ed economiche del Mugello che sono state interpellate e coinvolte e che hanno dato anche indicazioni da questo punto di vista. La Comunità Montana del Mugello ha cercato di cogliere l’articolazione della situazione storica ma anche la cronaca del Mugello attuale. Gli aspetti di natura produttiva si mescolano e si accompagnano a quelli ambientali, paesaggistici, sull’agricoltura e su progetti sociali. La volontà politica c’è e c’è la consapevolezza di seguire con grande attenzione anche lo snodarsi della realizzazione di questi progetti”.