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AN SULLE GRADUATORIE PER ACCEDERE ALLE CASE DI EDILIZIA POPOLARE
Il caso emblematico della Signora Rotella

Una denuncia per danni che chiama in causa la Provincia di Firenze ed il Comune di Bagno a Ripoli ed un ricorso al Tar in merito alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari. Questi gli ultimi capitoli di una storia che inizia nel 1993. I Consiglieri Provinciali di An verso il Pdl Guido Sensi e Nicola Nascosti che hanno seguito la vicenda da vicino ne spiegano brevemente i contenuti assieme alla diretta interessata. “Dal 2005 la Signora Roberta Rotella è infatti abusivamente ospitata in una casa popolare di un conoscente e fatta richiesta di un alloggio popolare è risultata in graduatoria al 149° posto con soli due punti riferiti al basso reddito. E questa ultima ingiustizia arriva dopo una vita passata a fidarsi delle promesse di amministrazioni locali, cominciata quando nel 1993 dopo lo sfratto dalla propria abitazione, la signora Rotella contatta il Comune di Bagno a Ripoli per poter ottenere un fondo adatto alle proprie esigenze di imprenditrice agricola. Dopo le prime promesse la signora Rotella decide di non vendere la propria attrezzatura agricola ed il bestiame ed in attesa di una sistemazione definitiva, che aveva visto anche la comunicazione dell’assessorato all’agricoltura della Provincia di Firenze nella quale si spiegava l’interessamento alla questione da parte dell’amministrazione, si sistema temporaneamente in una roulotte in un lotto nel Comune di Bagno a Ripoli. Nel 1997 il Comune di Bagno a Ripoli contatta la signora Rotella per indicarle due poderi disponibili, chiedendole di operare una scelta. Al momento di indicare il podere scelto viene a sapere che questi due lotti erano già stati affidati dal 1995 a terzi. Sempre nel 1997 la Provincia segnala un podere in località Scopeto che però risulta non idoneo alla coltivazione, ma utilizzabile solo per attività pastorizie, che avrebbe obbligato la signora Rotella a disfarsi dei propri macchinari e ad iniziare una nuova attività. Dopo le sollecitazioni del difensore civico, il Comune di Bagno a Ripoli proponeva alla signora una sistemazione nel Comune di Certado, dove i terreni non risultavano idonei perché necessitavano di opere di bonifica. Arriviamo al 1999, anno in cui il dirigente del servizio patrimonio della Provincia di Firenze le propone un’abitazione ed un piccolo appezzamento di mezzo ettaro in località Mondeggi, insufficiente per un’impresa agricola. Dopo essersi arresa all’evidenza dei fatti e con la sola colpa di chiedere aiuto alle amministrazioni non per avere dei sussidi ma per poter riavviare un’impresa agricola, decide di fare domanda per l’assegnazione di un alloggio popolare e lì l’amara scoperta di vedersi riconosciuti soltanto due punti. Intanto gli attrezzi che aveva conservato si sono deteriorati inevitabilmente ed i beni mobili, trasferiti in alcuni magazzini del Comune di Bagno a Ripoli da parte dell’amministrazione comunale, non sono stati ancora inventariati. Il caso della signora Rotella è emblematico ma non isolato e significativo sulle procedure adottate per formare le graduatorie di edilizia popolare, nonché sulla capacità di questo centro sinistra di mantenere la parola data con i soggetti deboli della nostra società. Continueremo a seguire la vicenda perché è nel dna del centro destra, e non soltanto a parole, essere dalla parte dei cittadini”.

Gruppo AN in Consiglio provinciale

28/01/2009 18.53
Consiglio provinciale - Gruppo AN