IL FOSSO DI CASTIGLIONCHIO (RIGNANO SULL’ARNO)
L’assessore Giorgetti ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC
Sulla riduzione del rischio idraulico del fosso di Castiglionchio a Rignano sull’Arno l’assessore Stefano Giorgetti ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC. “I primi problemi di questo fosso risalgono al 1991/92 quando sono stati costruiti degli edifici e sono stati concessi degli accessi carrabili di porzione a questo fosso. Sono state fatte delle opere senza richiedere tutte le autorizzazioni poi, si sono succeduti una serie di eventi che hanno fatto sì che questo fosso sia esondato rispetto a quello che era il percorso. Successivamente l’amministrazione comunale ha fatto un progetto per la messa in sicurezza del fosso prevedendo un bypass e questo progetto è stato finanziato anche dalla regione per circa 400 milioni di vecchie lire. Pur approvato dal genio civile questo bypass non è mai stato realizzato e sembra che la motivazione sia nel fatto che questa realizzazione, questo bypass, invadeva la strada e per un periodo lungo la strada doveva restare chiusa e quindi non è stato fatto più di niente da parte dell’amministrazione comunale. Siamo ancora fermi – ha aggiunto Giorgetti – anche se sono stati fatti una serie di incontri tra le proprietà, fra l’amministrazione comunale e anche la Provincia, l’ultimo a dicembre, per trovare una soluzione per fare progetti e realizzare le opere”. Anche per Calò: “La vicenda è complessa ed ha una serie di questioni irrisolte. Presso il bacino del Castiglionchio sono situate da decine di anni una serie di attività produttive tutte inserite non in modo anomalo ma inserite prendendo indicazioni formali dagli allora sindaci e tecnici di Rignano sull’Arno. E le realizzazioni avvennero, in parte, seguendo alla lettera ciò che l’ufficio tecnico di allora aveva dato. Il Comune di Rignano non ha mai presentato un progetto, ha chiesto l’accesso a un mutuo regionale e la Regione nel ’96 stanziò un finanziamento di 531 milioni per interventi di ripristino e di messa in sicurezza di tre fossi Castiglionchio, Troghi e Torrente Massone. Ma questi soldi il Comune non li ha mai impegnati. Sono rimasti lì, a dormire. Il 12 dicembre 2008 presso la Provincia di Firenze, alla presenza del Vice Presidente Barducci, c’è stato un incontro con alcune imprese che hanno più volte sollecitato il Comune a intervenire sulla messa in sicurezza del fosso e il Vice Presidente, insieme alle imprese, ed al Comune di Rignano si sono presi alcuni impegni che ancora non conosciamo”.