FIRENZE: LA MOSTRA SU DON MILANI APERTA FINO A DOMENICA
Nella galleria 'Via Larga', in via Cavour 7 r. Tra i quadri, i disegni e le foto del priore di Barbiana ospitata anche una scultura di Mara Faggioli
Chiude domenica 8 febbraio, nella ‘Galleria Via Larga’ della Provincia di Firenze, a Firenze in via Cavour 7/r, la mostra fotografica ‘Barbiana: il silenzio diventa voce’, inaugurata nei giorni scorsi dal Presidente della Provincia Matteo Renzi e dal Presidente della Fondazione Don Milani Michele Gesualdi. Nell’ambito della mostra, allestita e curata da Sandra Gesualdi, sono eccezionalmente esposti un quadro e sei disegni anatomici (ne sono stati aggiunti due rispetto ai quattro iniziali) realizzati dal giovanissimo Lorenzo Milani al tempo del suo interesse per la pittura (1941-1942), prima della conversione e dell’entrata in seminario.
Nel percorso espositivo è esposta anche una scultura di Mara Faggioli: un bambino che si arrampica verso l'alto pur mantenendo lo sguardo rivolto verso il basso. “E' molto simbolica – spiega la curatrice della mostra - e riassume bene la possibilità che la forza della parola e del sapere dona ai deboli per liberarsi dalla schiavitù dell'ignoranza".
E’ la prima volta che viene fatta una “personale” di don Milani, come inizio di un percorso di catalogazione del suo percorso nelle arti figurative. All’esposizione sono stati aggiunti anche alcuni strumenti realizzati a Barbiana da don Milani e i suoi ragazzi, nonché la mappa della Terra Santa colorata proprio da don Lorenzo.
La statua realizzata da Mara Faggioli
Da sempre affascinata dalla vita e dall’opera di Don Milani nel 2008, in occasione di una Mostra collettiva organizzata dall’UCAI dal titolo “Spiritualità in Firenze” (Convento di San Marco –Sala Chiostrini), pensai di realizzare un’opera dedicata a Don Lorenzo poiché la sua figura e la sua opera rispondevano in pieno a quanto richiesto dal tema della mostra. Tra l’altro l’inaugurazione avvenne il 27 maggio, giorno della nascita di Don Lorenzo ed anche 40° anniversario della sua scomparsa avvenuta il 26.6.1967.
Ne ripercorsi la vita attraverso libri, film e facendo una visita alla Scuola di Barbiana per entrare, o meglio cercare il più possibile di entrare, nella sua vita e nei suoi insegnamenti.
A Barbiana ebbi anche la fortuna di incontrare come guida Michele Gesualdi, Presidente della Fondazione e “ragazzo della scuola di Barbiana”, allievo e poi amico di Don Lorenzo, che con grande partecipazione e commozione mi accompagnò in questo percorso.
Con questa opera ho voluto rappresentare un ragazzino che sale in alto, (ma con gli occhi rivolti al basso, con lo sguardo sempre verso i più deboli), metafora del messaggio innovativo di questo prete coraggioso, la cui grande meta era quella di dare la cultura, dare “la parola” ai ragazzi poveri, unico mezzo attraverso il quale avrebbero potuto “elevarsi” per uscire dall’emarginazione e dalla povertà.
Mara Faggioli