I DANNI CAUSATI DAI CINGHIALI A FIRENZUOLA E NEL MUGELLO
L’assessore Roselli ha risposto ad una domanda d’attualità di Londi e Malquori (PD)
L’assessore all’agricoltura, caccia e pesca Pietro Roselli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Paolo Londi e Paolo Malquori (PD) sui danni causati dai cinghiali a Firenzuola. “Non siamo direttamente a conoscenza di quanto accaduto ad un imprenditore agricolo di Firenzuola che ha annunciato di voler cessare la propria attività a seguito del continuo e crescente aumento dei danni subiti dai cinghiali. Abbiamo fatto anche un paio di incontri, ad inizio stagione venatoria, perché c’era stata anche un certo attrito con accuse ai cacciatori di non effettuare con diligenza le proprie azioni per contenere il numero dei cinghiali. Abbiamo chiarito i termini delle questioni – ha aggiunto Roselli – ed abbiamo assunto anche dei provvedimenti che sono stati condivisi, sia dai cacciatori che dagli agricoltori, in ordine a una rivisitazione dei perimetri dei distretti delle zone vocate alle attività di caccia a squadre al fine di contenere il numero dei cinghiali, così come nei piani di abbattimento sono indicati. Questo, di per sé, non produce il risultato che, in assoluto poi, i cinghiali non escono dal bosco e così non manomettono o distruggono i campi arati e seminati cosa che, purtroppo, succede. Tra l’altro, quest’anno nella zona di Firenzuola e Marradi c’è stato un periodo lungo di innevamento e quindi le battute di caccia sono state interrotte. Meno battute di caccia e particolari condizioni atmosferiche hanno fatto sì che gli ungulati sono scesi a valle fino a Firenzuola ed hanno distrutto qualche campo seminato”. Malquori ha chiesto all’assessore: “Di approfondire la questione dell’imprenditore che ha annunciato di voler chiudere la propria attività agricola per cercare di capire se davvero il grido di allarme è un grido di allarme concreto oppure se è una forzatura. A questo riguardo ricordo che, purtroppo, nella nostra realtà provinciale nei due ATC, Ambienti territoriali di caccia, sono assenti, in quanto si sono autosospesi dai Comitati, alcuni componenti del mondo agricolo per protesta contro i continui danni che questa specie produce alle culture agricole. Voglio sperare che la prossima conferenza regionale che si aprirà il 14 febbraio possa riuscire a chiarire una volta per tutte anche le varie metodiche che possono essere adoperate per cercare di contrastare quanto più possibile il fenomeno di questa presenza, cercando anche di incidere allungando i tempi per il prelievo della specie, motivandoli anche con il fatto che le superfici innevate possono ritardare i piani di prelievo. Chiedo all’assessore di prendere contatto, almeno con il Sindaco del Comune di Firenzuola per capire l’entità del danno e quali tipi di aiuti possono essere veicolati per cercare di contenere il più possibile questo fenomeno, in attesa di una verifica per quello che riguardano gli interventi atti a prevenire ed a contenere i danni alle colture”.