PAGINE DI GUSTO
Firenze, Biblioteca Riccardiana, 28 febbraio-20 aprile 2009
Tutti i giorni dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 13; il lunedì e il giovedi anche dalle 15 alle 17
Il percorso espositivo vuole toccare, attraverso testimonianze manoscritte e a stampa, vari aspetti attinenti alla cucina e all’alimentazione in generale.
Dalle splendide immagini, che commentano spesso i testi di agricoltura, testimonianza della filiera alimentare, si passa ad osservare il lavoro dell’uomo come base dell’alimentazione, con particolare riguardo per momenti di nicchia come le api e il miele e il vino e i suoi effetti. Non mancano scene e testi sul commercio, asse portante dell’economia, che consente la possibilità di far circolar prodotti diversi spesso provenienti da paesi lontani. Il mercato è il protagonista di scene vivaci, raffigurazioni realistiche con il sapore della documentazione fotografica ma anche riflesso delle capacità di governo della classe al potere. Un particolare riguardo è dedicato alla caccia che, dalla necessità funzionale di procacciare il cibo, diventa passatempo signorile e occupazione cortese per eccellenza, rappresentata spesso in manufatti a destinazione aristocratica come specchio della vita della classe agiata. Si entra poi nel dettaglio di modi e mode di cucinare attraverso manuali e trattati. Anche per la cucina esiste uno specifico settore di letteratura professionale, che si indirizza sia all’impiego casalingo che a quello più altamente specializzato. Assai frequenti i libri di ricette, che raccolgono anche medicamenti e artifici cosmetici, a cui si affiancano i trattati che legano strettamente il cibo alla salute, e gli erbari, luminosa vetrina della natura grazie alle tavole colorate. La condivisione del cibo è, poi, uno degli atti sociali più significativi, e anche le sacre scritture utilizzano il momento del banchetto come “luogo deputato” per lo svolgersi di momenti salienti della liturgia: basta pensare alle Nozze di Cana, primo miracolo pubblico di Cristo, e soprattutto all’Ultima Cena, l’atto più importante della vita terrena del Signore.