LE MISURE PER IL CONTENIMENTO DEI CINGHIALI SUL TERRITORIO PROVINCIALE
L’assessore Roselli ha risposto ad una domanda d’attualità di Comucci e Lensi (FI)
“Non siamo assolutamente ignari del fatto che i cinghiali stanno provocando un vero e proprio scempio in agricoltura. A seguito della Conferenza regionale sulla caccia intendiamo assumere provvedimenti significativi e drastici affinché si possa arrivare, nell’arco di due anni, a riportare la popolazione degli ungulati, e dei cinghiali in particolare, a una misura giusta e in equilibrio con il nostro territorio”. L’assessore all’agricoltura, caccia e pesca Pietro Roselli ha risposto così alla domanda d’attualità di Lensi e Comucci (FI) sulle campagne toscane invase dai cinghiali. “Questo è un problema che riguarda un po’ tutto il centro Italia. Stiamo definendo azioni possibili tese proprio a fare in modo che il numero dei cinghiali si possa ridurre. Nel regolamento che è all’esame della nostra commissione consiliare c’è il provvedimento che pone il divieto di foraggiamento, che è uno degli elementi riconosciuti da tutti come contributo alla riproduzione significativa di questi animali. Se hanno da mangiare si riproducono e quindi bisogna che, come tutti gli animali selvatici, possano nutrirsi solo di quello che trovano in natura e non con alimentazione artificiale. Saranno eliminate le aree di divieto che sono date dalle zone protette o, dai parchi, perché gli ungulati si spostano indifferentemente dalle indicazioni dei cartelli. L’estensione del periodo di caccia cinghiale, compreso anche nei momenti di innevamento del suolo, così come avviene in Romagna. Pensiamo – ha aggiunto Roselli – fin dalla prossima stagione venatoria a vari gruppi di cacciatori di cinghiali anche delle zone distinte tra aree vocate e non vocate. La Provincia di Bolzano, ad esempio, ha fissato che il cinghiale in ogni momento, e chiunque, possa eliminarlo, tutto l’anno. Se non decidiamo di arrivare ad un livello simile puntiamo, comunque, a qualcosa che possa riportare i cinghiali ad un numero equilibrato”. Comucci ha ricordato: “Sono arrivato in Provincia e già sentivo parlare dei problemi dei cinghiali, siamo oramai alla fine della legislatura e ancora continuiamo a parlare dei problemi dei cinghiali. Va bene il divieto di foraggiamento ma mettiamolo in pratica subito. Capisco la necessità di sentire tutti gli enti interessati ed i Comuni ma è arrivato il momento delle scelte e delle decisioni. Spero si possano prendere delle decisioni definitive che tutti gli allevatori e gli agricoltori chiedono alla Provincia, in quanto ente deputato a risolvere il problema dei cinghiali”.