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UN PINOCCHIO DI PACE AI SAHARAWI
Marco Banchelli e cento volontari in partenza. Il testimonial d’eccezione donato dal Vice Presidente della Provincia Barducci sarà portato dal ciclonauta-ambasciatore alle autorità della Repubblica che festeggia il 33° anno di indipendenza

Ricorre in questi giorni il 33° anno dalla proclamazione della Repubblica Democratica Araba Saharawi, le cui località sono da molti anni gemellate con cittadine toscane. Per l’occasione il ciclo-nauta e ‘Ambasciatore di Pace nel mondo di Firenze’, Marco Banchelli, ha presentato stamani, nella Villa ‘Il Bel Riposo’ di Castello, un’iniziativa di pace grazie alla quale raggiungerà le località Saharawi portando con sé, come testimonial, un Pinocchio donato dalla Provincia. Gli è stato consegnato dal vice Presidente della Provincia Andrea Barducci proprio stamani. “Pinocchio – spiega Barducci - arriverà con Marco in una delle terre meno ospitali del nostro pianeta per essere vicino con il suo messaggio di speranza ai bambini ed alle genti del deserto e di tutte le altre che ancora aspirano a libertà e democrazia”. Per ora il Pinocchio, ma Banchelli sta lavorando anche a un progetto per coinvolgere in un prossimo futuro tante altre biciclette.
Banchelli non viaggerà da solo, ma con altre cento persone. Voleranno con un volo charter riservato che partirà da Pisa ed arriverà all'avamposto algerino di Tindouf. Porteranno tra l'altro aiuti economici ed in natura per un valore di alcune decine di migliaia di euro. Saranno sistemati in famiglie nella località di Awserd. Nei giorni di permanenza incontreranno i responsabili Saharawi ed incontreranno i “mondi” dell'educazione, della sanità, della cultura, dei giovani e della stessa gestione degli aiuti umanitari.
Particolarmente significativi si annunciano due momenti: l'incontro con l'Unione Nazionale Donne Saharawi (Unms) e la partecipazione alla marcia internazionale al “muro della vergogna”: quasi 3000 chilometri di un divisorio eretto dalle autorità marocchine a dividere il popolo Saharawi del deserto da quello rimasto nei territori di origine.
Alla presentazione di stamani erano presenti anche con i ‘Ciclisti per caso’ e Sandro Volpe, presidente del Cooridamento toscano delle Associazioni Solidarietà Saharawi.
Il ciclo-nauta “Ambasciatore di Pace nel mondo” di Firenze, Marco Banchelli a dieci anni di distanza dalla traversata “mancata” che lo avrebbe dovuto portare attraverso il deserto algerino fino a Tindouf e gli accampamenti Saharawi, inizia una nuova grande impresa. Un progetto che ha come “padrino e testimonial” un grande personaggio fiorentino amico di tutti i bambini del mondo: Pinocchio.
Pinocchio arriverà con Marco in una delle terre meno ospitali del nostro pianeta per essere vicino con il suo messaggio di speranza ai bambini ed alle genti del deserto e di tutte le altre che ancora aspirano a Libertà e Democrazia. “E Pinocchio – spiega Marco - rimarrà nel deserto ad aspettare altre testimonianze e presenze, altre biciclette...”
I Saharawi (abitanti del Sahara Occidentale) vivono oggi dispersi e divisi. Una parte è rimasta nei territori occupati dal Marocco, un'altra nei territori liberati e la parte più numerosa si è rifugiata, dopo una fuga sotto i bombardamenti con il napalm e con le bombe al fosforo, nel deserto algerino nei pressi di Tindouf, dove sorgono i campi profughi. E'un mare di sabbia e roccia. D'estate la temperatura raggiunge i 60° e d'inverno si va sotto zero. L'acqua dei pozzi è salata e non cresce un filo d'erba.
Circa 400.000 persone vivono qui dal 1975.
La Rasd (Repubblica araba Saharawi democratica), nata il 27 febbraio 1976, ha un'organizzazione straordinaria: il territorio è diviso in 4 province (wilaya) ripartite in 8 comuni (daira), frazionati in quartieri (barrios). Le province portano i nomi delle principali città del Sahara Occidentale (El Aaioun, Smara, Dajla, Auserd), dove un giorno sperano di tornare.
Vivono di aiuti che provengono da organizzazioni umanitarie, dagli enti locali gemellati e dalle molte associazioni di volontariato. La solida struttura comunitaria, permette una divisione equa del poco disponibile. Le donne hanno mantenuto un ruolo centrale nella vita sociale e tra i Saharawi la segregazione sessuale non ha mai trovato spazio.
La lotta di liberazione è iniziata nel 1973 (il Fronte Polisario è stato fondato il 20 maggio 1973), contro gli spagnoli ed è proseguita poi dal 1975 contro il Marocco. Il conflitto armato è provvisoriamente cessato dal 1991. Da allora stanno aspettando che venga attuato il piano di pace varato dall'Onu, che prevede il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi, da esercitare attraverso un referendum, con il quale potranno scegliere tra l'indipendenza e l'integrazione nel regno marocchino.

27/02/2009 13.51
Provincia di Firenze