LA MOBILITÀ ALLA BACCETTI TRASPORTI
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, a due domande d’attualità di Londi e Malquori (PD) e Targetti, Verdi e Calò (PRC)
Il Consiglio provinciale ha discusso la crisi nel settore trasporto merci e della messa in mobilità di 42 lavoratori della Baccetti Trasporti di Montelupo Fiorentino con due domande d’attualità di Paolo Londi e Paolo Malquori (PD) e di Targetti, Verdi, Calò (PRC). “La Baccetti, azienda nazionale con sede storica a Montelupo Fiorentino, ha aperto una procedura di mobilità per 42 lavoratori a livello nazionale. In Provincia di Firenze sono occupati, in realtà, solo pochi addetti e la maggioranza degli autisti, formalmente su Montelupo, sono in realtà assegnati alla filiale di Livorno, dove sono stati individuati 17 esuberi. Le ricadute sulla sede di Montelupo potrebbero essere, quindi, più o meno nulle. Il motivo del provvedimento aziendale pare essere legato a un calo di lavoro a causa del minore traffico nei porti e negli interporti dove l’azienda è presente: Genova, Livorno, La Spezia, Milano, Padova, Verona, e Bologna. Ma secondo le organizzazioni sindacali è rilevante il tema del peso dei costi che l’azienda intenderebbe diminuire. Nella richiesta di avvio della procedura di mobilità – ha spiegato l’assessore Saccardi – sarebbero stati richiamati anche problemi di una crisi congiunturali e per questi motivi i sindacati hanno chiesto di sostituire la mobilità con cassa ordinaria mentre l’azienda pare si stia indirizzando verso una cassa straordinaria che troverebbe le organizzazioni sindacali contrarie”. Per Paolo Londi: “Siamo in presenza di un’azienda che è nata a Montelupo Fiorentino e che poi, nel tempo, si è sviluppata a livello nazionale. Un’azienda che nel tempo, partendo dalla sede di Montelupo Fiorentino, ha sostenuto notevoli investimenti. La Baccetti Autotrasporti è all’avanguardia nel settore e fino a poco tempo fa non aveva mai manifestato segnali di crisi. Occorre capire – ha aggiunto il consigliere Paolo Londi – se c’è realmente la necessità di una mobilità per 42 lavoratori oppure come proposto dalle organizzazioni sindacali del settore è possibile trovare nell’immediato soluzioni alternative ricorrendo alla cassa integrazione. E’ probabile, come accennava, l’assessore, che per quanto riguarda la sede di Montelupo Fiorentino non vi siano provvedimenti di mobilità. Mentre risulta che qualche problema si avrà a Livorno, dove a detta dell'azienda e delle organizzazioni sindacali ci sono le maggiori criticità. La vertenza a quanto ci è dato sapere verrà gestita a Roma, direttamente al Ministero del Lavoro. La Provincia deve valutare se vi è qualche possibilità di intervenire affinché questa mobilità sia ridotta o sia annullata e se si possono trovare ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Questo potrebbe essere un segnale positivo, per i lavoratori dell’azienda, in attesa di tempi migliori tenendo presente che il settore dell’autotrasporto è legato in buona parte alla ripresa del settore industriale”. Calò (PRC) ha ribadito che: “La questione della Baccetti trasporti segna uno dei settori in crisi nel Circondario Empolese. Oltre alla difficoltà di trovare una soluzione alla vicenda legata alla mobilità c’è questa controversia presso il Ministero del Lavoro che, in questo momento, non è sensibile alle tematiche dei lavoratori e non è sensibile alle tematiche delle organizzazioni sindacali. Io spero e auspico che le istituzioni facciano la loro parte e non ne ho ombra di dubbio anche dopo la visita che abbiamo fatto come Sesta Commissione al Circondario Empolese dove sono state ribadite le iniziative che le istituzioni locali hanno preso”.