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LA CRISI ALLA GKN DI CAMPI BISENZIO
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC

Torna a farsi complessa la situazione alla GKN, l’azienda di Campi Bisenzio dove sono occupati 360 addetti, 104 in produzione. Della situazione è tornato ad interessarsi il Consiglio provinciale con una domanda d’attualità di PRC alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Stefania Saccardi. “Nel luglio 2008 sono usciti dallo stabilimento ben 130 amministratori tra persone a contratto, interinali e pensionamenti, persiste però una criticità latente dovuta da un lato alla crisi internazionale del settore auto e dall’altra ad alcune determinazioni aziendali nell’ambito di una riorganizzazione ristrutturazione che ha creato un clima difficile nelle relazioni industriali. Il 19 febbraio scorso si è tenuto uno sciopero di un’ora contro la decisione di tagliare di un turno quello notturno dalla produzione. Questa decisione si è aggiunge a quella inerente al ricorso, senza accordo sindacale, alla cassa ordinaria per 5 settimane, da fine gennaio a fine marzo, che coinvolge 400 dipendenti. L’azienda – ha aggiunto l’assessore Saccardi – proveniva da un periodo di cassa integrazione ordinaria da ottobre a dicembre ed i sindacati denunciano anche pressioni esercitate su 35 lavoratori a tempo determinato, ai quali sarebbe stato offerto un invito all’esodo. 7 di loro, che non avevano accettato, pare siano stati posti al minimo salariale. La preoccupazione maggiore riguarda il futuro dello stabilimento perché oltre al taglio del turno notturno i sindacati sottolineano la chiusura di due stabilimenti in Gran Bretagna, a causa di una diminuzione del fatturato, dove erano occupati 140 lavoratori. Inoltre parte delle produzioni di Campi Bisenzio sono state dirottate in Turchia e in Slovenia. L’amministratore delegato ha confermato la volontà del gruppo di rimanere a Firenze anche se l’azienda non è in grado di presentare un piano industriale e l’attuale strategia viene giustificata quale ricetta per evitare i problemi maggiori. Incontreremo i sindacati venerdì prossimo 6 marzo”. Calò ha ribadito che: “L’azienda sta facendo pagare un prezzo enorme ai lavoratori, sia sul versante occupazionale che salariale. Occorre insistere sul fatto che non è possibile manomettere l’organizzazione del lavoro, perché l’organizzazione del lavoro vuole dire l’intensificazione dei ritmi, lo stravolgimento degli orari, l’attacco al salario e vuole dire mettere in discussione il livello di contrattazione che aveva raggiunto importanti risultati. Inoltre, questa crisi colpisce gli ex contratti atipici, i quali purtroppo non potranno avere nessun beneficio e non potranno beneficiare delle misure legate ai fondi anticrisi. E’, invece, necessario estendere gli ammortizzatori sociali anche a loro. Non capiamo come mai la GKN di Campi Bisenzio continua ad essere terreno di nessuno, terreno di scorreria imprenditoriale quando anche il Presidente di Confindustria dichiara che sarebbe legittimo mettere a disposizione gli ammortizzatori sociali anche a chi non ne ha diritto. La vicenda della GKN deve essere seguita attentamente per capire quali possano essere le prospettive”.

04/03/2009 14.57
Provincia di Firenze