I LICENZIAMENTI ALL’AEROPORTO DI FIRENZE
L’assessore Saccardi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC
In riferimento ai licenziamenti all’aeroporto di Firenze l’assessore al lavoro Stefania Saccardi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di PRC. “Le organizzazioni sindacali hanno inviato una nota illustrativa alle istituzioni chiedendo l’attivazione della nostra unità di crisi. Adf occupa circa 260–270 lavoratori a tempo indeterminato e una novantina a tempo determinato. Di questi, secondo i sindacati, 60 sarebbero a rischio attraverso una sorta di licenziamento mascherato a fronte di assunzioni a tempo determinato operati ben oltre la soglia consentita. L’azienda – ha aggiunto l’assessore Saccardi – avrebbe deciso di dimettere alcune attività, tra le quali la biglietteria, a beneficio di soggetti esterni, trasferendo gli addetti in altri punti dell’aeroporto Vespucci. A questo va ad aggiungersi una situazione complessiva di crisi in relazione a singole compagnie aeree. Siamo stati rassicurati sul fatto che non è in discussione nessun rapporto a tempo indeterminato né è prevista un’ora di cassa integrazione. Sui contratti a tempo determinato, invece, qualche problema c’è perché ci saranno tutta una serie di mancati rinnovi perché l’attività aeroportuale è un’attività che, in qualche modo, ha caratteristiche stagionali e quindi si tratta di rapporti a tempo determinato che vengono rinnovati di anno in anno ma in relazione al periodo in cui ci sono più voli e sostanzialmente nel periodo estivo. Ci sono, inoltre, altri problemi che riguardano una dura situazione di conflittualità sindacale e di tutele per il lavoro a tempo determinato. Su questo fatto però si gioca la grande partita degli ammortizzatori sociali anche per i lavoratori atipici”. Calò ha ricordato che: “La vicenda dell’aeroporto di Firenze coinvolge, oramai da tempo, l’opinione pubblica. C’è stato un ultimo appello, rivolto alle istituzioni locali da parte di C.G.I.L. C.I.S.L. e U.I.L. del settore, che chiedono alle istituzioni e ai partiti che governano una maggiore attenzione su questa controversia. L’appello è diretto alle istituzioni affinché a queste aziende non continuino a fare profitto sulla pelle dei lavoratori e a speculare anziché investire nel lavoro e nel territorio. Non solo la società che gestisce l’aeroporto ma anche la Compagnia Meridiana ha già dismesso voli e attività di assistenza ai passeggeri senza che a questa dismissione corrispondesse un’effettiva e rilevante contrazione della produzione, cioè delle richieste. La Provincia non deve svolgere un ruolo di mero osservatore: c’è la minaccia di produrre nuove esternalizzazioni che, a loro volta, producano licenziamenti tra i lavoratori a tempo determinato che sono, tra l’altro, quei lavoratori che in questi anni hanno garantito la copertura degli organici, offrendo supplenze per le carenze di organico all’interno dei servizi”.