GLI EFFETTI DELLA CRISI NELLA PROVINCIA DI FIRENZE, I DATI FORNITI DALL’ASSESSORE STEFANIA SACCARDI
“Le proiezioni per il 2009 elaborate sulla base dei primi due mesi ci dicono che i lavoratori coinvolti dalla crisi potrebbero essere 3.144”
“Nel 2008 l’apertura di procedure per crisi aziendali nella provincia di Firenze, escludendo il dato relativo al Circondario, ha registrato un incremento del 31,3% rispetto all’anno precedente”.
Il dato è stato fornito dall’Assessore provinciale al Lavoro, Stefania Saccardi, nel corso del suo intervento di oggi alla seduta tematica del Consiglio Provinciale dedicata alle crisi aziendali: “Sono state 132 le aziende che hanno segnalato una situazione di difficoltà e di queste il maggior numero opera nel settore industriale, rispetto al quale, peraltro, la maggiore sofferenza si registra nel ramo del tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature, seguito dal comparto meccanico”.
“Il ricorso alla mobilità nella provincia di Firenze per il 2008 – ha spiegato Stefania Saccardi – ha interessato ben 1.115 persone, un dato che prendendo in considerazione anche coloro che si sono iscritti alle liste di mobilità pur non avendo diritto all’erogazione della relativa indennità (2.210) si attesta sul valore di 3.325 persone con un incremento di ben 825 unità rispetto all’anno precedente”. “Si tratta – ha continuato l’Assessore provinciale – di un dato che segnala una spiccata sofferenza del sistema produttivo ed economico e che rimane purtroppo confermato dalle prime proiezioni relative al bimestre gennaio-febbraio 2009: ben 29 imprese (sempre senza considerare il dato del Circondario Empolese Valdelsa) hanno aperto la procedura di crisi con possibili ripercussioni sulla posizione lavorativa di ben 524 persone. Se si proietta il dato dei primi due mesi del 2009 sull’intero anno, i lavoratori coinvolti dalla crisi potrebbero essere 3.144 (+29,3% rispetto all’anno precedente)”.
Secondo la relazione svolta dell’Assessore Saccardi “dal parziale raffronto tra i dati relativi al primo bimestre 2009 e quelli del 2008 si ha la percezione che la crisi investa maggiormente le imprese di medie e piccole dimensioni. Inoltre, i lavoratori collocati nelle liste di mobilità ex L. 223/1991 sono stati, nel 2008, il 140% in più rispetto al 2007 e nel primo bimestre del 2009 risultano già attestarsi al 44,2% in più. Inoltre, anche per la mobilità non indennizzata si registra un incremento di circa l’80%, nel primo bimestre 2009, a conferma delle difficoltà delle piccole e medie imprese”.