CONSIGLIO PROVINCIALE SULLE CRISI AZIENDALI
Il dibattito
“La grave crisi economia e sociale in atto nel Paese continua a mordere, a picchiare duro e sta determinando uno scenario pesantissimo per l’occupazione, per i salari, per il reddito e per le famiglie”. Con queste parole il Presidente della Commissione lavoro Andrea Calò ha aperto il dibattito sulle crisi aziendali in Consiglio provinciale. Per l’assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione Simoni: “Il nostro compito è dare ai lavoratori la sicurezza che l’intervento pubblico sia appropriato per il momento cui viviamo. Farò una proposta alla Regione Toscana per la creazione di un bando aperto in cui la Provincia possa mettere risorse in base ai bisogni”. Per Biagiotti (PD): “Il Governo, al di fuori degli appelli del Presidente del Consiglio a consumare di più, cercando di stimolare il consumo interno, che è certamente una delle leve importanti per riprenderci dalla crisi, non ha fatto altro per poter poi effettivamente consumare e far sì che queste famiglie abbiano queste risorse”. Per Campi (La Sinistra): “Se non abbiamo la capacità di partire dall’analisi di questa crisi internazionale e quali siano stati i reali fattori che l’hanno innescata non riusciremo mai a comprendere fino in fondo la difficoltà di questa situazione. La crisi nasce dall’esplosione del capitalismo finanziario. Questa è la crisi del mercato libero, del progressivo ritirarsi dello Stato dal controllo dell’economia”. Per Nascosti (AN): “Siamo preoccupati quando si sostiene che per risolvere e uscire dalla crisi si debba sostenere gli scioperi. Io non ho mai visto un paese uscire da una crisi economica con gli scioperi e facendo mancare ulteriormente domanda e offerta di servizi sul territorio, senza poi avere delle conseguenze economiche”. Il Vice Presidente Barducci si è soffermato: “Sulla preoccupazione per i tanti lavoratori che stanno perdendo il lavoro o che hanno la preoccupazione che questo possa accadere. Non è retorica fare appello a una risposta di sistema a questa situazione, a mettere insieme le energie, a decidere tutti insieme che oggi vi è una priorità sulle altre, che è quella di uscire da questa situazione difficile”. Giunti (PD) ha ricordato che: “Non ci troviamo di fronte ad una crisi locale o nazionale ma globale e dobbiamo essere lungimiranti come lo furono i nostri Padri della Costituente. Occorre riscoprire che le nostre fondamenta si basano sull’importanza del lavoro”. Per Sottani (PD): “Quello che succederà al mondo dipenderà poco da noi, ma quello che succederà in Italia penso dipenderà molto da quello che faremo. La crisi occupazionale sta manifestando solo i primi degli effetti, il grosso deve ancora avvenire”. Spini (PD) ha ricordato che: “Il 97% delle imprese sono piccole, e sono imprese sotto i 9 dipendenti. Sappiamo di tante donne che hanno perso il lavoro e le cifre aumentano se guardiamo le imprenditrici, le donne socie nelle società, le tante donne collaboratrici”. Anche Lazzeri (PD) ha parlato del lavoro femminile: “Donne penalizzate dai licenziamenti e dalle mancate assunzione, con un inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, che le confina nuovamente tra le mura domestiche, in una questione di debolezza”.