USO E TUTELA DELLA RISORSA IDRICA GIORNATA DI STUDIO IN PROVINCIA
Al centro dell’incontro a Palazzo Medici le politiche della Provincia di Firenze per l’acqua. I piani e le linee per l’uso, la tutela e la gestione sostenibile delle fonti e degli invasi
Una giornata di studio per approfondire il tema della gestione delle risorse idriche nel territorio provinciale. Con questo scopo si è svolto oggi, lunedì 30 marzo, a Firenze (dalle 9 alle 13 in Sala Luca Giordano a Palazzo Medici) l’incontro “Uso e Tutela risorsa Idrica: la politica della Provincia di Firenze”, una serie di interventi per conoscere e presentare i nuovi progetti in materia di prevenzione e salvaguardia dell’ambiente. Sullo sfondo di una sfida di grande portata e con l’obiettivo di allargare la pubblica consapevolezza sull’uso equilibrato di una risorsa naturale, la Provincia vuole aprire un tavolo di discussione sulle politiche di intervento.
Dopo l’introduzione dell’Assessore alla Difesa del suolo e alla Protezione civile Stefano Giorgetti, si è aperta la prima sessione della giornata coordinata dal Direttore generale Sviluppo e territorio della Provincia Luigi Ulivieri. Nella prima parte, docenti universitari ed esperti del settore hanno approfondito lo stato attuale delle risorse idriche. È stato, inoltre, presentato un volume, curato da Leonardo Ermini, sull’impatto idrogeologico delle gallerie TAV e le opere di mitigazione.
Le prospettive future e i progetti per migliorare lo stato attuale delle risorse sono stati discussi nella seconda parte del convegno, quando Luigi Brandi e Isabella Corain, della Direzione Difesa del suolo della Provincia di Firenze hanno illustrato le attività della Protezione Civile.
Le conclusioni sono state affidate all’assessore provinciale alle Politiche Ambientali Luigi Nigi. “Dobbiamo reagire alla prospettiva della carenza idrica – ha dichiarato l’Assessore – mettere in campo interventi di lungo termine e promuovere comportamenti responsabili e sostenibili, ma insieme adottare provvedimenti di effetto immediato. Le indicazioni su cui lavorare sono molte. Tra queste l’adattamento e la possibilità d’uso in emergenza dei depositi idrici esistenti, insieme alla progettazione e costruzione di nuovi invasi in concorso con gli altri enti interessati; la centralità del “risparmio” e del “riuso” nella gestione del ciclo dell’acqua e del servizio di distribuzione. Sono elementi di un programma di prevenzione e tutela, per la cui organizzazione ed efficacia è indispensabile la conoscenza dello stato di fatto.”