IL GRUPPO CONSILIARE DEL PDL IN PROVINCIA SULLA RELAZIONE DI FINE MANDATO DEL PRESIDENTE RENZI
“Tante le questioni irrisolte”
“Una relazione non brillante, a tratti frammentata e che è parsa una corsa veloce con alcune ammissioni di obiettivi non raggiunti.”. Così commentano i consiglieri del Popolo della Libertà, la relazione del Presidente della Provincia Matteo Renzi che oggi intervenendo in Consiglio ha fatto la tradizionale relazione di fine mandato.
“Sono molti gli aspetti che vanno approfonditi circa le innumerevoli incongruità tra quanto messo nero su bianco sul documento di inizio mandato e la relazione di oggi con cui il Presidente ha fatto il punto sui cinque anni di attività. Oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che gli slogan usati in questi anni, hanno poi trovato dei limiti precisi a livello politico. Leggendo il documento di inizio mandato troviamo subito accenno alla necessità di disporsi del Dpef. Una buona idea, perché trattasi di uno strumento economico finanziario idoneo a verificare azioni ed investimenti dell’amministrazione provinciale che però non hai mai visto la luce. Mentre sulla previsione del parco della piana, la Provincia si è scontrata con la realtà e con i problemi connessi ai diversi indirizzi politici dei sindaci metropolitani. Sul piano dei fallimenti più clamorosi e sulle promesse, capitolo speciale spetta all’;istituto provinciale per i beni culturali che incensato nel documento come punto per valorizzare la produzione di cultura, non è mai stato creato. Mentre l’osservatorio scolastico provinciale, al quale nel programma di Renzi veniva dato grosso risalto, ha finito con l’essere smantellato, finendo a Linea Comune. Ed anche sulla promozione turistica che avrebbe dovuto rappresentare un capitolo forte di questi anni, ci rendiamo conto che alla prova dei fatti e dei dati statistici di come non soltanto non ci sia stato un incremento dei flussi turistici ma addirittura si sia assistito ad una diminuzione di visitatori in città, in particolar modo di quelli americani. Sulla questione turistica ed sul relativo marketing territoriale predisposto, bisogna aggiungere che sono state sollevate delle perplessità anche da parte dei sindaci dei piccoli comuni che non hanno
trovato nell’operato di questa Provincia la giusta valorizzazione dei propri territori, soprattutto nei momenti di promozione del Genio Fiorentino.
Sempre inserito nel documento di inizio mandato troviamo il punto relativo alla riduzione dei rifiuti, individuato come addirittura un caposaldo dell’amministrazione. Obiettivo non raggiunto assolutamente e su cui l’unica flessione riscontrata è da imputarsi al calo di consumi e quindi di rifiuti prodotti, che ha colpito il territorio in questo periodo.
Toccando la questione Sant’Orsola, il Presidente Renzi continua a scaricare presunte responsabilità sul Governo quando in realtà dovrebbe spiegarci per quale motivo siamo arrivati oggi a presentare un progetto che doveva essere pronto nei primi anni della legislatura. Per quanto riguarda poi il passaggio di proprietà bisogna poi ricordare che tutti i problemi connessi a questo atto sono da imputarsi in gran parte alla questione inerente la Fortezza da Basso e agli abusi edilizi ad essa collegati. Aggiungiamo inoltre che presso il Cipe sono disponibili fondi importanti che vanno a finanziare interventi di riqualificazione simili a Sant’Orsola e ad integrarsi ai fondi messi a punto dalla Regione. Sulla sfida più importante che la Provincia si è trovata ad affrontare, e cioè la questione delle crisi aziendali, non si è riusciti a rispondere in maniera adeguata ed efficace. Alla crisi economica, già per altro annunciata dall’Irpet, si è risposto solamente prevedendo uno stanziamento di 500.000 euro per affrontare le crisi aziendali, e tutto questo, teniamo a ribadirlo quando in cinque anni i soldi spesi per l’organizzazione delle varie edizioni del Genio sono stati quasi otto milioni di euro. Altra questione, quella della formazione professionale dove grazie anche all’innegabile contributo della minoranza si è riusciti ad arrivare a soluzioni incisive e concrete. Ed anche sul trasporto pubblico locale rileviamo come la realtà si scontri con le parole e le promesse di Renzi, ed infatti adesso da candidato a Sindaco promette l’idea del biglietto unico, quando da Presidente della Provincia avrebbe avuto tutte le carte per poter effettivamente attivare questo servizio per i cittadini. Sul piano della sicurezza stradale infine, il progetto Sicurtraf presentato come innovativo ed urgente, ha visto soltanto il mese scorso l’attivazione della prima struttura. Ben si è guardato infine dal parlare delle società partecipate, uno dei temi centrali del suo programma di candidatura a Sindaco, forse perché avrebbe dovuto affrontare la questione Florence Multimedia, che è una società partecipata eccessivamente gravosa per le casse della Provincia”.
Gruppo AN e FI verso il PDL