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STAGIONE TURISTICA 2003: DOPO LA CRISI IL SETTORE PREPARA IL RILANCIO PUNTANDO SULLA QUALITA' E LA FLESSIBILITA' DELL'OFFERTA
Tendenza alla ripresa dei flussi verso la Provincia di Firenze e la Toscana

Turisti agli Uffizi

“In prospettiva, nel secondo semestre del 2003 dovremmo assistere ad una ripresa della domanda estera, che dopo la fase estiva di assestamento dovrebbe toccare tassi di recupero nella parte finale dell’anno”.
Queste le previsioni formulate dal Centro Studi Turistici di Firenze, che ha condotto un’indagine sulle tendenze della domanda turistica nei principali mercati esteri (Austria, Belgio, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera). In sintesi, i nuovi scenari di mercato, presentano quattro fenomeni di fondo:
1. Il costante recupero dei flussi individuali, molti dei quali autorganizzati, spinti soprattutto dal rinnovato interesse di alcuni Paesi europei;
2. Una tendenziale ripresa dei flussi organizzati provenienti soprattutto dai mercati europei;
3. Un leggero aumento dei flussi provenienti da alcuni mercati emergenti, che nel breve periodo andranno a integrare le flessioni dei principali bacini di provenienza della domanda;
4. Un nuovo comportamento della domanda turistica orientato sui viaggi brevi (short break), sui pacchetti "elastici" o sull'acquisto di servizi di base successivamente integrati in base alle esigenze personali.
A prescindere dai trend quantitativi, la sfida che gli operatori della provincia e della regione si troveranno a fronteggiare è il passaggio da un mercato fatto di grandi numeri ad un mercato a “valore aggiunto". In pratica si impone un modello qualitativo e di ampliamento dei servizi che permetta al turista di trarre una maggiore soddisfazione del soggiorno, e agli operatori dell'offerta di sviluppare nuovi mercati e quindi compensare l'inevitabile contrazione dei prezzi che ha interessato il settore.
La necessità di questo salto di qualità va letta anche alla luce dei nuovi comportamenti della domanda: minore disponibilità di spesa, diminuzione della permanenza media, scarsissima propensione alla programmazione e prenotazione anticipata del soggiorno, ecc. La flessibilità e la capacità di interpretare il mercato sono un presupposto fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo duraturo.
A preferire la provincia di Firenze e la Toscana sono soprattutto le famiglie di Francia, Gran Bretagna, Olanda e Russia. In ripresa, dopo mesi di stagnazione, anche la domanda statunitense.
Più sostenuta la tendenza all’aumento dei flussi organizzati che per la provincia di Firenze si attesta sul +0,90%. Per la Toscana l’incremento dovrebbe raggiungere il +1,15% grazie alla sua variegata offerta turistica che riesce ad intercettare gran parte dei flussi stranieri.

01/07/2003 16.48
Provincia di Firenze