LA SITUAZIONE ALLA IRPLAST DI EMPOLI
L’assessore ai Rapporti col Consiglio ha risposto ad una domanda d’attualità
Il Consiglio provinciale è tornato ad occuparsi della Irplast di Empoli con una domanda d’attualità dei consiglieri Paolo Londi, Paolo Malquori, Gloria Testi, Eluisa Lo Presti e Rosalba Spini alla quale ha risposto l’assessore ai rapporti col Consiglio. “Nonostante le rassicurazioni fornite a gennaio, dalla proprietà dell’Irplast, l’azienda ha rinegoziato il proprio debito ed ha annunciato l’intenzione di ridurre i costi del personale attraverso l’individuazione di esuberi. Attualmente all’Irplast sono occupati 194 lavoratori, 26 contratti a termine, non sono stati rinnovati. L’azienda ha chiesto ai sindacati di accordarsi in tempi brevi, tre settimane, su una richiesta di cassa integrazione riguardante un terzo dei dipendenti, con successiva procedura di mobilità ma le organizzazioni sindacali hanno dichiarato impensabile un iter di questo tipo ed hanno fatto notare che ridimensionando l’azienda il mercato potrebbe metterne a repentaglio il futuro”. Paolo Londi ha ricordato che: “Siamo di fronte a un’azienda di estrema importanza e purtroppo le cause di questa crisi aziendale non vanno ricercate solo nella situazione relativa alla crisi economica internazionale che pure si fa sentire anche in questo settore. Purtroppo l’attuale situazione dipende anche da scelte aziendali errate attuate in passato di cui la proprietà riteniamo che debba farsi carico. I Dipendenti dell’Irplast e le organizzazioni sindacali non sono mai state coinvolte in queste scelte manageriali. Quindi l’attuale situazione di crisi non può essere scaricata sui lavoratori. Condividiamo pienamente l’atteggiamento delle organizzazioni sindacali che hanno respinto la proposta di cassa integrazione e mobilità che potrebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’azienda. Invitiamo la proprietà ad attuare altre iniziative per rispondere a questo delicato momento ed assumersi in pieno le proprie responsabilità”. Paolo Londi ha proseguito dicendo che: “L’azienda produce nastri di altissima qualità e contenitori per alimenti. Perdere un’azienda di questo tipo, oppure spezzettarla sarebbe una “sconfitta” grave per l’intera economia dell'Empolese per la nostra provincia, per la collettività e soprattutto per i lavoratori che sono al primo posto nella scala delle priorità. Questa è un’azienda che andrebbe salvaguardata, a tutti i costi, anche perché, a seguito di sopralluoghi avvenuti in passato, abbiamo potuto verificare la capacità, l’alta tecnologia e la potenzialità che esprime. Questa azienda quando la ripresa economica arriverà deve “essere sul mercato” con tutte le capacita produttive e innovative che le attuali maestranze esprimono. Invitiamo nuovamente la Giunta Provinciale in accordo con il Circondario Empolese Valdelsa, per le proprie competenze, a monitorare e seguire costantemente l'evolversi di questa crisi aziendale che merita la massima attenzione, specialmente per i 194 lavoratori occupati.