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APPROVATO IL REGOLAMENTO DELL’ASILO NIDO DELLA PROVINCIA
Dal Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale ha approvato il regolamento dell’asilo nido “Piccolo Principe” ubicato all’interno di Palazzo Medici Riccardi. Respinto un emendamento di Forza Italia che chiedeva di rivedere l’orario di uscita dei bambini nei giorni di lunedì e giovedì. “L’asilo è sostanzialmente completo – ha spiegato l’assessore alla Pubblica istruzione e formazione – perché ha accolto, in parte, i bambini provenienti dalle liste di attesa del Comune di Firenze. Per il prossimo anno prevedo una copertura totale con richieste delle famiglie dei dipendenti della Provincia perché i posti sono 20 e abbiamo già 17 richieste. I bambini possono essere accettati da 12 a 36 mesi, l’apertura è da settembre a giugno, da lunedì a venerdì, ha dei periodi di sospensione che sono quelli delle vacanze natalizie e pasquali. Per il mese di luglio l’asilo può rimanere aperto se ci sono perlomeno 9 bambini. L’orario è dalle 7.30 alle 16.30 ma ha anche moduli di uscita differenti con un’uscita intermedia e un’uscita finale che è quella prima e dopo la pappa, e prima e dopo la nanna. Per quanto riguarda le liste di attesa ci sarà la nostra lista di attesa, la lista di attesa della Regione e, in questo momento, abbiamo tenuto conto anche della lista di attesa del Comune. Anche gli ambientamenti sono scaglionati. Le quote di partecipazione sono quelle del Comune di Firenze e ci sono dei casi di tariffa ridotta”. Per Massai: “E’ apprezzabile il servizio in sé per sé che indubbiamente è utile per quanto riguarda le dipendenti e i dipendenti della Provincia di Firenze. D’altra parte già l’assessore aveva detto che il servizio non doveva essere né più e né meno diverso da quelli che sono all’esterno. Noi ci spettavamo qualcosa di più e ci aspettavamo alcune modifiche tra cui quella di dare la possibilità ai dipendenti di pagare in maniera diversa che con i bollettini”. Per Lazzeri: “Il fatto che la quasi totalità dei posti è coperta da figli delle dipendenti e dei dipendenti è un dato interessante e importante. In questo regolamento c’è un’elasticità legata a una serie di necessità reali dei bambini come il fatto che si ammalano. All’inizio l’asilo sembrava solamente un fiore all’occhiello di qualcuno, questo è il fiore all’occhiello delle donne e uomini che lavorano in questa Provincia”. Per Bevilacqua: “Il regolamento che riguarda l’asilo nido provinciale non rispecchia ciò che di fatto dovrebbe contenere. Essendo un asilo aziendale esce da quella normativa che prevede la rendicontazione del singolo servizio. Inoltre, visto che il lunedì e il giovedì i dipendenti di questa amministrazione escono alle 17.30 abbiamo presentato un emendamento che porta gli orari di ritiro dei bambini, il lunedì e il giovedì, dalle 16-16.30 alle 17-17.30”. Calò ha ribadito: “Avremmo preferito rafforzare gli interventi sul territorio ma avevamo chiesto un bando pubblico per l’assegnazione del servizio e così è stato inoltre, abbiamo ritenuto importante che nel regolamento fosse anche precisato il no alla discriminazione. Un provvedimento anti xenofobo e anti razzista”. Marconcini ha ribadito la netta contrarietà agli asili aziendali. “Perché, se ad esempio c’è una dipendente della Provincia che vive a Fiesole, lei può usufruire dell’asilo. La sua vicina di casa no. Il vero problema è che a Fiesole non c’è un asilo nido. Dovremmo lavorare perché in quella zona ci sia un asilo nido e poi, perché una mamma o un babbo deve avere il pensiero di portarsi dietro il figlio? Noi avremmo dovuto lavorare perché nei luoghi dove risiedono i cittadini ci siano gli asili nido”. Avezzano Comes non solo ha ribadito: “La richiesta di rivedere gli orari ma anche interrogarsi sul fatto che le dipendenti della Provincia non hanno accesso alla Ztl per portare i loro bambini nell’edificio. Inoltre, nel primo anno su 10 domande di figli di dipendenti sei si sono ritirati. Quindi noi abbiamo gestito l’asilo nido con soli 4 bambini di dipendenti, 5 di dipendenti della Regione e 11 bambini del Comune di Firenze”. Infine Spini ha ricordato che: “Sono stati recuperati questi locali e c’è stata un’apertura al territorio, i rapporti con il Comune di Firenze e con la Regione. Dobbiamo essere contenti di essere riusciti a dare risposte ai bambini e alle famiglie”.

11/04/2009 14.02
Provincia di Firenze