Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

I DATI RELATIVI ALLE IMPRESE E AL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA
Percentuali pesantemente negative per il settore extra alimentare

E’ stata presenta a Palazzo Medici un’indagine conoscitiva sulla variazione dei consumi e sugli aspetti socioeconomici elaborati dall’Osservatorio del commercio su area pubblica della Provincia di Firenze.
Ai lavori sono intervenuti il Presidente e il Vicepresidente della Provincia e l’Assessore all’Economia del Comune di Firenze. Le relazioni saranno svolte da: Alberto Lascialfari, Presidente Provinciale Anva Confesercenti; Gianni Masi, Presidente Fiva Confcommercio Firenze; Luciano Torelli, Presidente Cisl Ambulanti e da Luca Mantellassi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze.
La ricerca è stata presentata da Sauro Spignoli, responsabile dell’Osservatorio economico di Confesercenti. Il progetto Osservatorio del commercio su area pubblica della provincia di Firenze è nato per iniziativa della Provincia di Firenze e delle Associazioni di settore Anva - Confesercenti, Fiva - Confcommercio, Cisl ambulanti e CNA.
Si tratta di un vero e proprio “osservatorio economico”, curato dalla Direzione Sviluppo Economico e Programmazione della Provincia, che fornisce analisi e interpretazioni utili alla definizione degli obiettivi e delle linee d’azione della programmazione strategica provinciale per lo sviluppo locale.
Interessanti i dati dell’indagine che riguardano un settore importante dell’economia fiorentina. Il totale delle imprese operanti su area pubblica attive al 31 dicembre 2008 presso la Camera di Commercio di Firenze assomma a 2311 unità, che costituisce l’ 8,29% del totale delle imprese del commercio e dell’intermediazione.
Negli ultimi anni le imprese su area pubblica operanti sul territorio provinciale hanno conosciuto una costante e progressiva fase di consolidamento e trasformazione, nonostante l’attrazione esercitata sui consumatori dalla grande distribuzione, proseguendo nello sviluppo del ruolo tradizionale di complementarietà nelle zone caratterizzate dalla rarefazione dei servizi commerciali in sede fissa, con un’importante valenza non solo economica ma anche sociale nei confronti di una serie di categorie di cittadini. Nel’arco degli ultimi anni, a partire dal 2002, il commercio su area pubblica della provincia di Firenze, come del resto le altre tipologie di vendita al dettaglio, ha vissuto vicende diverse e, in alcuni casi, tra loro divergenti.
Si sono alternate, pur in una situazione complessiva di segno negativo, fasi decisamente sottoperformanti a altre di più deciso recupero. Ma anche periodi brevi in continua controtendenza caratterizzati, dunque, da rimbalzi positivi immediatamente dopo smentiti da pesanti cadute in territorio negativo. Ma vi sono stati, anche, e si parla degli anni 2005/2006 fasi più statiche che hanno mostrato una certa capacità al contenimento delle perdite pur senza far intravedere nessuna possibilità espansiva nel medio periodo.
Vi sono stati anche periodi – i primi anni duemila – in cui maggiori erano le divergenze tra settori merceologici, in genere, più a favore di quello alimentare.
Per quanto riguarda i dati raccolti nella ricerca si evidenzia come nel 2008 si sia assisto ad una rapido mutamento del trend rispetto agli anni precedenti. La variazione tendenziale del fatturato, a valori correnti, mostrata dal campione nel 2008 sul precedente anno risulta del - 3,21% che a valori reali diventa del -6,51%. Il valore negativo del settore è il risultato di una performance piatta del segmento alimentare (0,58%) e decisamente negativa di quello non alimentare (-6,51%).
Il commercio tradizionale in sede fissa aggregato per gli stessi settori realizza, invece, nello stesso periodo una performance similare per quanto riguarda il segmento non alimentare (- 6,38%) e decisamente peggiore relativamente a quello alimentare (-4,63%). Il trend analizzato per settori/trimestri degli operatori su area pubblica mostra variazioni sostanzialmente piatte per il comparto alimentare (0,1%, -2,69%, 0,14%, 0,6% nei trimestri 2008) e percentuali pesantemente negative per l’extra alimentare con un limitato recupero a fine anno (-9,46%, -11,03%, -10,45%, -4,79% nei trimestri 2008). Il fatturato complessivo del campione è composto, nel 2008, per il 53,42% dal settore non alimentare e per il 46,58% da quello alimentare mentre nel 2007 la percentuale del settore non alimentare era leggermente superiore al 55,13% con il restante 44,87 rappresentato da quello alimentare. Il valore finale al 31 dicembre 2008 risulta trainato dal recupero delle vendite avvenute nel quarto trimestre che, pur posizionato stabilmente in territorio negativo, performa al -4,79 in risalita, appunto rispetto al trend dei precedenti tre trimestri (rispettivamente: -9,46%, -11,03%, -10,45%). Se il risultato annuale diventa, quindi, del - 6,51% è perché il quarto trimestre – quello a maggior fatturato – consente un parziale recupero incidendo maggiormente sul totale dei ricavi.
Infine, un valore significativo è la crescita percentualmente rilevante per il commercio in sede fissa del tasso di turnover (12,48% nel 2008 e 10,6% nel 2007) a fronte di una dinamica tra gli anni praticamente piatta del settore su area pubblica (11,81% nel 2008 e 11,86% nel 2007). Come si costruisce il tasso di turnover nei due anni rappresenta un altro interessante elemento di valutazione: fondamentalmente grazie ad una crescita del tasso di natalità registrata nel 2008 dal commercio in sede fissa a fronte di una sostanziale stabilità del tasso di mortalità. Questa dinamica rappresenta sicuramente uno stato di maggior volatilità del settore. A differenza del commercio in sede fissa quello su area pubblica mantiene maggior stabilità, anche alla luce di una analisi dinamica negli anni sia del tasso di natalità che di mortalità delle imprese. Le aziende su area pubblica, pur mostrando nel tempo, una decisa propensione agli investimenti strumentali e una più adeguata strutturazione imprenditoriale risultano ancora fortemente caratterizzate da una gestione individuale o, al più, di carattere familiare. I dati Istat più recenti indicano, infatti, che il 73% delle imprese iscritte alla provincia di Firenze operano con un solo addetti contro il 21,9 che segnala due addetti.
Residuali sono le percentuali di imprese che dispongono da tre a cinque addetti (5%) con soltanto lo 0,1% che dichiara oltre cinque addetti.
Un ultimo dato sintetico, infine, sui posteggi e i mercati presenti nella provincia di Firenze. Complessivamente risultano 176 aree mercatali per un totale di 5368 posteggi e una media/posteggio di 29,1 unità. Tale media risulta inferiore a quella regionale che è di 34,9 unità.

14/04/2009 13.46
Provincia di Firenze