INDAGINI SUI FONDI SOCIALI EUROPEI. COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE GESUALDI
È stata la Provincia di Firenze a inviare un esposto alla Procura della Repubblica sulla gestione dei fondi comunitari e di questo ha anche interessato la Guardia di Finanza affinché verificasse la fondatezza delle asserite irregolarità
(7 luglio 2003) - Il 10 maggio scorso la Guardia di Finanza su delega del Pubblico Ministero Dottoressa Piras, ha proceduto alla notifica di un decreto di sequestro di tutta la documentazione relativa al progetto Anyway. In seguito a ispezioni svolte negli uffici della Formazione professionale della Provincia di Firenze dai dirigenti degli Uffici, sono state segnalate alla Presidenza della Provincia e alla Direzione generale presunte irregolarità nella gestione del Fondo sociale europeo per realizzare due progetti da parte di imprese che potrebbero avere commesso illeciti. Dal dossier dei dirigenti degli Uffici interessati risulterebbero presunte responsabilità di illecito anche da parte di chi ha seguito il procedimento relativo ai due progetti. La Presidenza della Provincia ha trasmesso tutti i documenti alla Procura. La vicenda è stata oggetto oggi pomeriggio di una comunicazione del Presidente della Provincia Michele Gesualdi al Consiglio provinciale.
L’indagine, dunque, è decollata in seguito a ispezioni fatte svolgere dalla Provincia stessa negli uffici della Formazione professionale. Dai dirigenti sono state segnalate alla Presidenza della Provincia e alla Direzione generale presunte irregolarità nella gestione del Fondo sociale europeo per realizzare un progetto da parte di imprese attuatrici. L’intero dossier è stato trasmesso dalla Presidenza della Provincia alla Procura della Repubblica per individuare eventuali responsabilità, essendo la Provincia comunque parte lesa.
È stata la Provincia di Firenze a inviare un esposto alla Procura della Repubblica sulla gestione dei fondi comunitari e di questo ha anche interessato la Guardia di Finanza affinché verificasse la fondatezza delle asserite irregolarità.
Nel marzo del 2001 venne nominato dirigente dell’Area Formazione con contratto a tempo determinato il Dottor. Zoccatelli. “La sua indubbia capacità professionale dette una spinta vitale all’intera Area – ha spiegato Gesualdi – Sono state introdotte anche nella gestione dei Fondi sociali europei alcune novità, tra cui l’intensificazione dell’attività di ispezioni e controlli su progetti e l’allargamento per motivi di opportunità e massima trasparenza della incompatibilità dei componenti dei nuclei di valutazione riferiti ai parenti agli abituali commensali dei dirigenti, dei funzionari, dei politici e dei rappresentanti della parti sociali componenti di organismi istituzionali della Provincia”.
“Credo – dice ancora Gesualdi - che la nostra sia l’unica Provincia, tra le nuove aree metropolitane, a stabilire incompatibilità così severe. Cosa che ritengo giusta”.
Gesualdi ha datto atto al Dirigente d’Area lavoro e ai suoi collaboratori che col nuovo meccanismo, anno dopo anno, bando dopo bando, “sono state introdotte numerose innovazioni per migliorare sempre più la programmazione, facendo tesoro delle esperienze ed individuando i bisogni formativi sempre più aderenti alle necessità della nostra collettività”.
E’ proprio grazie a questo miglioramento progressivo che i dirigenti dell’Area lavoro e formazione professionale hanno potuto rilevare, attraverso la normale attività ispettive e di controllo, probabili “irregolarità a danno della Provincia da parte degli attuatori del progetto Anyway” con la presunta complicità di personale interno.
Sui sospetti di irregolarità i dirigenti dell’Area condussero un’ attenta e minuziosa verifica che si concluse con un dettagliato rapporto che fecero pervenire al Presidente della Provincia, al Direttore Generale e alla Dirigente Risorse Umane.
Il dossier fu trasmesso tramite l’Ufficio legale della Provincia alla Procura della Repubblica con lettera a firma del Presidente Gesualdi quale rappresentante legale dell’Ente, del Direttore Generale e degli altri dirigenti interessati affinché accertasse quanto segnalato. In quel dossier i dirigenti dell’Area lavoro e formazione professionale ricostruivano e denunciavano comportamenti “che portavano alla ipotesi di irregolarità a danno della Provincia da parte di terzi esterni all’Ente con comportamento di irregolarità” da parte di figura interna responsabile del procedimento relativo al progetto Anyway. Se la figura interna è sospettata di infedeltà legata all’abuso d’ufficio, “i soggetti esterni sono sospettati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.
Gli aspetti segnalati sono più di uno e riguardano “il rapporto tra il progetto presentato e approvato e l’attività svolta effettivamente, che corrisponderebbe solo in parte a quanto previsto dal progetto. Ma il punto critico più evidente riguarda la spesa per il noleggio degli oltre 450 personal computer”.
Mentre l’inchiesta della Magistratura faceva il suo corso, “con la massima discrezione e con tempi più lenti rispetto a quelli che la Provincia avrebbe desiderato, la Provincia informava della situazione anche la Regione Toscana, titolare dei Fondi, ed insieme si stabiliva di affidare alla Guardia di Finanza, in base alla convenzione stipulata dalla stessa Regione Toscana, di indagare su quanto oggetto di sospetto, compito che la Guardia di Finanza ha condotto con notevole approfondimento esaminando non solo il carteggio del Progetto Anyway, ma anche gli altri carteggi degli altri progetti richiamati nel dossier del dirigente e seguiti dalla persona sospettata di infedeltà”. In parallelo anche l’apposita Commissione Consiliare presieduta dal Consigliere Piero Parotti ha acquisito ed esaminato la documentazione e condotto i propri approfondimenti.
Non sono mancate, conclude Gesualdi, “piccole strumentalizzazioni politiche, con interrogazioni regionali, mosse più dalle logiche di piccoli tornaconti e di rancori personali che non dalla reale ricerca della verità, ma queste fanno parte delle storture della politica su cui non merita soffermarsi”.
In data 10 maggio scorso la Guardia di Finanza su delega del Pubblico Ministero Dottoressa Piras, ha proceduto alla notifica di un decreto di sequestro di tutta la documentazione relativa al solo progetto Anyway. La Guardia di Finanza “ha proceduto nella stessa giornata ad operare una perquisizione sul computer di lavoro” della persona responsabile del progetto Anyway. Dalla copia del decreto di sequestro notificato alla Provincia emerge che “è in corso un procedimento penale” nei suoi confronti, “unitamente ad altri soggetti esterni alla Provincia, per i reati di cui agli articoli 324 e 640 bis del codice penale (cioè abuso d’ufficio e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche)”.
Ai sensi delle norme del codice di procedura penale e dalla interpretazione della Cassazione (sezione riunita) “l’effettuazione degli adempimenti connessi agli atti a sorpresa, perquisizione e sequestro, sono da considerarsi assorbenti e sostitutivi dell’invio dell’informazione di garanzia di cui agli art. 369 e 369 bis del codice di procedura penale”.
La Guardia di Finanza nel sequestrare il materiale del progetto Anyway, “ha dato la possibilità ai dirigenti della nostra Provincia di consultare i documenti in casi di necessità in modo da non danneggiare l’attività dell’Ente, mostrando così nei confronti dei nostri dirigenti, apprezzamento per la competenza e correttezza tenuta in tutte le vicende”.
Siamo quindi “ad una svolta importante della Magistratura che sta indagando sulla denuncia presentata da parte della Provincia come parte lesa. Ora non ci resta che aspettare gli sviluppi e gli esiti della inchiesta precisando che la Provincia non rischia danno economico in quanto tutelata dalla sottoscrizione della fideiussione che ogni attuatore dei progetti sottoscrive a garanzia del buon esito dei progetti. Alla Provincia, ai propri dirigenti e funzionari va il vanto e l’orgoglio di aver saputo fermare possibili meccanismi truffaldini chiamando la magistratura ad indagare”.