"IL GENIO FEMMINILE". UNA NUOVA COLLANA DI RITRATTI E ISTANTANEE
A cura di Enza Biagini ed Ernestina Pellegrini, per la Società Editrice Fiorentina. La presentazione lunedì 11 maggio 2009, alle ore 17, nella Sala Nicola Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, in via Cavour 1
La collana 'Il genio femminile. Ritratti e istantanee', diretta da Enza Biagini e Ernestina Pellegrini per la Società Editrice Fiorentina, intende testimoniare della peculiarità creativa di ciò che, con felice definizione, Julia Kristeva ha chiamato il “genio femminile”, rivolgendosi, cioè, alla ricchezza e alla complessità del suo "volo della mente" (Virginia Woolf). Promossa e sostenuta dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze, in collaborazione con l’associazione “Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”, l’Archivio di Stato e l’Università di Firenze, la collana verrà presentata lunedì 11 maggio 2009, alle ore 17, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, in via Cavour 1. All'incontro interverranno l'Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia; Enza Biagini (Università di Firenze); Ernestina Pellegrini (Università di Firenze); Rosalia Manno Tolu (Presidente dell’“Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”); Carlo Caporossi (saggista); Vilma Baricalla (Presidente del Centro Studi di Filosofia e Bioetica Ambientale). Durante la presentazione, animata
dalle letture di Angela Giuntini, verrà proiettato il video realizzato da Vittorio Tolu in occasione della mostra “Bestiari di genere”. Nella collana si prevede una galleria di volti e nomi, del passato e della contemporaneità, in un ambito interdisciplinare e sovranazionale, nella letteratura, nell’arte, ma anche nella critica, nel giornalismo, nella storia e nella cultura, attraverso esplorazioni di documenti d’archivio e testimonianze inedite. Per questa ragione la collana ha predisposto un comitato scientifico basato sulla collaborazione, per altro già molto fattiva, dell’associazione “Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”, dell’Archivio di Stato, dell’Università e dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze.
Si è pensato a una struttura puntuale, documentata ma agevole, dove accanto alle linee della biografia e del percorso interpretativo viene lasciato tutto lo spazio possibile alla parola delle protagoniste e alle loro opere.
È prevista l’uscita di tre titoli l’anno, fra i quali i profili di Helle Busacca, Simone De Beauvoir, Giuliana Morandini, Mary Anne Everett Wood Green, Janette Winterson, Emilia Peruzzi, Amélie Nothomb, Elfriede Jelinek.
Alle «Monografie» è affiancata la serie dei «Quaderni: studi critici o atti di convegno», il cui primo volume, 'Bestiari di genere', è a cura di Ernestina Pellegrini e Eleonora Pinzuti.
Bestiari di genere. Nature dell’immaginario e percorsi culturali
In questo volume, attraverso un percorso pluridisciplinare – dalla letteratura alla storia, dalla antropologia alla psicoanalisi – vengono esplorate le connessioni bizzarre che hanno legato le donne con il mondo animale. Dal subumano al sovrumano si moltiplicano nei secoli le ibridazioni e le metamorfosi: arpie, meduse, chimere, gorgoni, sfingi, donne-serpenti. Miti, archetipi, temi, sistemi paralleli di rappresentazione, contaminazioni e sovrapposizioni presenti sia nella tradizione del pensiero misogino sia nelle diverse forme di una filosofia vitalista che si oppone al dominio e allo sfruttamento antropocentrico della natura. Un itinerario complesso e ricco di ambiguità, all’interno di epoche e di culture diverse, dove si vedono sfilare le ondine, le streghe, le sante, le bambine delle favole e il loro piccolo zoo interiore. Gli animali letterari accedono, nei bestiari femminili, ad un piano di “riabilitazione simbolica” di tipo naturalistico e partecipano a un mondo umano riconciliato: l’Eden ritrovato compare in opere di molte scrittrici, artiste e filosofe. In tanti bestiari del Novecento, la donna e la bestia si scambiano, o meglio, combinano ruoli e simboli nella rappresentazione della sublimità e della degradazione.
«Monografie». Alda Merini. L’«Io» in scena, di Roberta Alunni
L'«Io» in scena è una monografia che, ripercorrendo la storia umana e artistica del poeta, tenta di individuare il sostrato culturale in cui si è formata la scrittrice, i modelli di riferimento, le corrispondenze e i luoghi ricorrenti di una poesia che, improvvisamente, si concentra su un unico punto oscuro. L'intento è quello di aprire il «mondo-Merini» a una lettura quanto più possibile completa, renderne l'immagine di una esperienza unica, solitaria e assoluta.