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ANDREA CALÒ (PRC/PDCI/SC) SULL’ATAF: DALLA PARTE DEL SERVIZIO PUBBLICO, DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI
Gli impegni assunti dalla Sinistra d’opposizione al termine del summit con i sindacati Ataf

Come annunciato, stamani si sono tenuti gli incontri con le delegazioni sindacali di ATAF (CGIL, CISL, UIL FAISA/CISAL e COBAS) richiesti dalle opposizioni di sinistra in Palazzo Medici Riccardi e in Palazzo Vecchio.
Nel corso delle riunioni sono emersi in relazione alla vicenda ATAF, che ormai dura da anni, i nodi principali della vertenza in corso, che sono nell’ordine: rispetto di corrette relazioni sindacali – senza discriminazioni di affiliazione –, nonché degli accordi decentrati, organizzazione del lavoro, orari, turni, disparità di trattamento salariale, precarietà, tutela della salute e sicurezza del lavoro, soprattutto per quanto riguarda lo stress di guida e gli effetti dell’inquinamento da traffico.
Inoltre è emerso, da parte di tutti, come in questi anni – nonostante la disponibilità dei lavoratori – non sono stati attuati quegli interventi strategici di riorganizzazione del servizio e di riqualificazione dell’offerta verso i cittadini, ma si è preteso di risanare i conti di ATAF con la pura e semplice diminuzione del costo del lavoro, comprimendo i diritti contrattuali e gli investimenti sulla sicurezza.
Per le opposizioni di sinistra è determinante per il rilancio del trasporto pubblico locale:
1) definizione di un piano industriale basato su una visione strategica del trasporto pubblico locale, che permetta all’azienda ATAF di affrontare la gara per il TPL;
2) un nuovo CDA che ripristini condizioni di serenità e di corrette relazioni sindacali, eliminando subito la minaccia di disdetta degli accordi;
3) aggregare le aziende di trasporto, compresa quella che dovrà gestire le linee tranviarie, in un unico soggetto che sia capace di offrire un trasporto pubblicato articolato sull’interazione ferro/gomma e salvaguardi professionalità e occupazione, mantenendo e ampliando gli attuali organici di ATAF (1350 addetti) e Linea (190 addetti);
4) attribuire alle assemblee elettive della Provincia, del Comune di Firenze e degli altri comuni interessati (Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Scandicci, Sesto Fiorentino e Vaglia) effettivi poteri di indirizzo e di controllo sulla gara per l’affidamento del servizio di TPL e sulla nuova azienda unica;
5) assumere la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri come elemento prioritario, rinnovando il parco mezzi, che è fatiscente, garantendo un’adeguata manutenzione, eliminando le barriere architettoniche sui mezzi e alle fermate;
6) eliminare tutte le situazioni di conflitto di interessi di dirigenti ATAF che sono amministratori di società partecipate, garantendo che le funzioni di controllo siano in mano a persone capaci di espletarle nella più assoluta legalità.
Su questa vicenda la sinistra di opposizione, tenendo insieme i diritti dei lavoratori e quelli degli utenti, porterà avanti la propria iniziativa, coinvolgendo le OO.SS. e vigilerà affinché sulla gestione del trasporto pubblico locale non si scarichino le contraddizioni e i conflitti fra i vari potentati PD e si garantiscano procedure trasparenti, partecipate e si persegua sempre l’interesse pubblico.

Andrea Calò
Capogruppo PRC/PdCI/Sinistra per la Costituzione Provincia di Firenze

06/07/2009 15.09
Provincia di Firenze