CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) ESPRIMONO SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO IRANIANO
Presentata mozione
Premesso che dal 12 Giugno 2009 l’Iran è scosso da manifestazioni senza precedenti, con migliaia di giovani e non solo, che sono scesi in piazza contro elezioni giudicate truccate, sfidando persino i divieti della guida religiosa suprema e la certezza della brutale repressione, motivati da un desiderio di cambiamento che va ben al di là delle promesse del candidato Mousavi, che in ogni caso non è un personaggio esterno al regime degli Ayatollah, già primo ministro negli anni ‘80, quelli della repressione del regime khomeinista nei confronti delle forze politiche di opposizione, secolari, laiche e progressiste ed ha gestito in prima persona l’affare Iran-Contras;
Considerato come la vertenza elettorale tra Amadinejahd e Mousavi ha innescato una reazione popolare senza precedenti e fatto emergere tensioni sociali e politiche presenti da sempre nella società iraniana e che ora si sono apertamente manifestate;
Rilevato quindi come le motivazioni di questa rivolta siano ben più profonde di quelle riportate dagli organi di informazione occidentali, e che esse risiedono principalmente nella richiesta di ampi settori della società iraniana di spazi politici e sociali di democrazia, laicità e di libertà, contro un regime teocratico fortemente oppressivo sul piano politico, religioso, culturale e sindacale, rivolta ben difficilmente controllabile e gestibile anche dai settori cosiddetti “moderati” interni al sistema politico/religioso iraniano; il Consiglio provinciale di Firenze:
Preoccupato che questa chiara manifestazione di volontà popolare possa essere repressa nel sangue, come dimostra la violenza scatenatasi in questi giorni;
Considerata necessaria un’ampia mobilitazione a sostegno degli studenti, dei lavoratori e delle donne, del popolo iraniano.
Chiede che cessino la repressione e gli arresti, che vengano liberati i prigionieri politici del regime e che il popolo iraniano possa scegliere liberamente il proprio futuro, in un nuovo quadro di garanzie democratiche per tutte le espressioni politiche, sociali e religiose presenti in Iran.
Andrea Calò Lorenzo Verdi