LA MORTE DI UN ADDETTO ALLE PULIZIE ALLA STAZIONE DEL CAMPO DI MARTE
L’assessore Simoni ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC/PDCI/SC
La morte di un addetto alle pulizie alla stazione di Campo di Marte a Firenze è stata al centro di una domanda d’attualità del gruppo di PRC/PDCI/SC alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Elisa Simoni. “Rispetto alla nota triste vicenda accaduta lo scorso 18 luglio possiamo confermare che la Procura della Repubblica e la Polfer hanno aperto un’inchiesta. La Provincia – ha aggiunto Simoni – ha un compito di tipo ispettivo. La sicurezza sui luoghi di lavoro è una delle priorità fondamentali della legge 626 sulla quale la Regione emana avviso pubblico e il cui esito valutiamo e gestiamo. Stiamo attualmente valutando il progetto aziendale, per circa un milione di euro, con priorità assoluta per la sicurezza nei luoghi del lavoro e anche i voucher, una cifra pari a 500 mila euro, è destinata a questa specifica questione. Anche in quelle che sono le risorse destinate da voucher individuali, abbiamo previsto dei corsi per la sicurezza, come quello per esperto per la sicurezza sul lavoro, che prima non erano previsti. Lo scorso 10 luglio scorso è stato creato un coordinamento tra la Provincia di Firenze, il Prefetto, l’A.S.L. l’Inail, le associazioni di categoria per assistere le famiglie delle vittime che oltre a subire un dolore enorme in questi casi si devono anche barcamenare tra procedure molto complicate”. Per Calò: “Quanto accaduto riapre una riflessione, anche istituzionale, sulle stragi sul lavoro e, soprattutto, sulle stragi che continuano ad avvenire nei grandi appalti delle aziende. In questo continuo stillicidio di morti c’è la responsabilità delle grandi aziende che non controllano, come dovrebbero, tutta la struttura della sicurezza nella catena degli appalti e, quanto accaduto, mostra che occorre rafforzare l’intervento della legge e delle istituzioni, anziché regolamentarlo. Le morti non stanno assolutamente diminuendo, non diminuiscono gli infortuni, non diminuiscono gli incidenti mortali e i dati sugli infortuni continuano a smentire i più ottimisti”. (s.s.)