MASSIMO LENSI (PDL) SULLA VICENDA QUADRIFOGLIO
“Un passo indietro per le politiche di area metropolitana”
I comuni del comprensorio fiorentino non avranno un loro rappresentante nel nuovo Cda dell’azienda Quadrifoglio. Un risultato che è stato imposto, come sappiamo, senza troppi indugi dal Comune di Firenze, senza che questi abbia sentito la necessità di un vero confronto con tutte le forze politiche e istituzionali dell’area fiorentina. Un primo aspetto da sottolineare è quello relativo al Partito Democratico, alle prese in tutta evidenza con una forte crisi interna. Il decisionismo di Renzi è ormai in rotta di collisione con l’incapacità del Pd di organizzare e tenere una linea politica forte ed autorevole sulle scelte strategiche per il territorio. Ma l’aspetto più allarmante di questa vicenda, è legato al processo di coesione di area, in vista della nascita dell’area metropolitana. Firenze, ovvero Renzi, con questa scelta impone all’area metropolitana la sua interpretazione all’interno del processo costituente del nuovo soggetto istituzionale, non solo sulle vicende legate al ciclo dei rifiuti e al termovalorizzatore di Case Passerini, ma anche, per trascinamento, su tutti gli altri fronti aperti, dal Tpl ai servizi pubblici essenziali fino alla mobilità d’area. In altre parole, è Firenze, ovvero Renzi, che decide per tutti. Punto e basta. Un vero salto nel passato, a vicende che ricordano più l’epoca dei vassalli e dei valvassori che quella della città metropolitana prossima ventura. Rimane da chiedersi dove sia finita la Provincia di Firenze, che come Ente, sulla vicenda Quadrifoglio, avrebbe dovuto far sentire la sua voce, in difesa della coesione territoriale e di un pari trattamento tra tutti i comuni dell’area fiorentina. Chi rompe paga, dice un famoso proverbio. Rimane da capire, però, chi pagherà i cocci.
Massimo Lensi
Consigliere provinciale (gruppo PdL)
Consigliere comunale di Campi Bisenzio (gruppo PdL)