CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) PER IL RIPRISTINO DELLE RISORSE DEL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO (FUS)
Presentata mozione
I consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC) hanno presentato una mozione in Consiglio provinciale per il ripristino delle risorse del FUS (Fondo Unico per lo spettacolo) e che impegna la Giunta Provinciale ad intervenire nei confronti della Presidenza del Consiglio, del Ministro delle Attività e dei Beni Culturali, dei Presidenti della Camera e del Senato e dei Gruppi parlamentari, in modo particolare sui deputati e i senatori eletti in Toscana, affinché siano ripristinati gli stanziamenti per il FUS ai livelli stabiliti dalla legge finanziaria 2007 per il triennio e sottratti al Fondo Unico per lo Spettacolo con la legge finanziaria 2009.
Il testo integrale della mozione:
Il Consiglio Provinciale di Firenze
Considerato che la diffusione della cultura e delle manifestazioni dell’arte e del pensiero e la possibilità offerta a tutti i cittadini di usufruirne definiscono la qualità della vita assieme a fattori quali lo sviluppo economico e sociale, le pari opportunità d’accesso al lavoro e alla formazione, la difesa e la tutela dell’ambiente e del territorio;
Tenuto conto che sulla base di questo principio la cultura non è un bene superfluo, ma costituisce un vero e proprio diritto, tutelato dalla nostra Costituzione, che all’art. 9 recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”;
Atteso che il dettato costituzionale può essere assolto, assicurando la qualità dell’offerta culturale, solo con adeguati investimenti pubblici;
Ricordato che a questo proposito è stato istituito con legge n. 163 del 1985 il Fondo unico per lo spettacolo (FUS), come strumento finanziario attraverso il quale lo Stato sostiene le attività del settore dello spettacolo (cinema e spettacolo dal vivo) e che le risorse relative sono assicurate di anno in anno con la legge finanziaria, ripartendole tra i vari settori con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali;
Visto che le risorse assicurate dal FUS consentono di assicurare l’attività di enti, istituzioni, organismi ed imprese operanti nei settori del cinema, della musica, del teatro, della danza, delle attività circensi e dello spettacolo viaggiante, nonché di sostenere e promuovere manifestazioni e iniziative di rilievo nazionali;
Ricordato altresì che:
- con legge finanziaria 2007 fu provveduto a reintegrare il FUS per 50 milioni di euro all’anno per il triennio 2006-2008, prevedendo una dotazione di 444 milioni di euro per il 2007 e 544 milioni di euro per gli anni 2007 e 2008;
- che la legge finanziaria 2009 ha operato tagli per circa 200 milioni di euro;
Considerato che l’inadeguatezza delle risorse destinate alla produzione e all’industria dello spettacolo da parte del Governo potrebbe determinare la chiusura di interi settori di attività, che sono strategici per contribuire al superamento della crisi in atto del Paese, sia come volano dell’economia nel suo complesso, sia la cultura è anche lavoro, sviluppo, opportunità di nuova occupazione;
Rilevato il disinteresse fin qui mostrato dal Governo per il settore dello spettacolo, in particolare: le fondazioni lirico-sinfoniche, il cinema, lo spettacolo dal vivo, che necessitano di interventi urgenti e di politiche di riforma per tutto il settore, anche per fare fronte ad un’agguerrita concorrenza, soprattutto nel settore cinematografico;
Ricordato inoltre che il numero dei lavoratori il settore dello spettacolo offre occupazione a circa 250.000 lavoratori tra artisti, autori, tecnici, operatori, maestranze;
Considerato che i finanziamenti statali del FUS costituiscono un elemento indispensabile per il sostegno alle istituzioni culturali in tutto il Paese e a tutti i settori dello spettacolo, e che il taglio delle risorse riduce la quantità e la qualità delle produzioni, e porta con sé il ridimensionamento dell’attività e la riduzione dei posti di lavoro;
Tenuto conto che il taglio operato sul FUS, rilevante per il comparto, è insignificante ai fini della riduzione delle spese sul bilancio dello Stato;
Considerato che il Ministro per i beni e le attività culturali aveva rassicurato i sindacati ed le associazioni di categoria sul ripristino del Fondo ai livelli del 2008;
Tenuto conto il Consiglio dei Ministri ha approvato il 26 giugno 2009 un Decreto Economia nel quale non vengono ripristinati i fondi decurtati dalla legge finanziaria 2009;
impegna la Giunta Provinciale ad intervenire nei confronti della Presidenza del Consiglio, del Ministro delle Attività e dei Beni Culturali, dei Presidenti della Camera e del Senato e dei Gruppi parlamentari, in modo particolare sui deputati e i senatori eletti in Toscana, affinché siano ripristinati gli stanziamenti per il FUS ai livelli stabiliti dalla legge finanziaria 2007 per il triennio e sottratti al Fondo Unico per lo Spettacolo con la legge finanziaria 2009.
Andrea Calò Lorenzo Verdi