OSSERVATORIO PERMANENTE DEL MERCATO DEL LAVORO: IL NUOVO STRUMENTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
L’assessore Simoni: “Tutti i dati sull’occupazione ora disponibili in tempo reale”
Nasce oggi l’Osservatorio Permanente del Mercato del Lavoro della Provincia di Firenze che permette di avere a disposizione dati trimestrali, semestrali e annuali sui movimenti del lavoro (assunzioni, licenziamenti, trasformazioni del rapporto di lavoro) a livello provinciale e locale.
Il nuovo strumento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dall’Assessore provinciale al lavoro, Elisa Simoni. “Perché oggi? Perché la Provincia di Firenze – ha detto l’Assessore – ha ora archivi informativi sui movimenti del lavoro, archivi che vengono puliti e aggiornati in tempo reale. Questo grazie ad un investimento in risorse finanziare e umane che ha permesso la ripulitura degli archivi cartacei e la trasformazione in un sistema telematico che quotidianamente registra e cataloga migliaia di dati e quindi permette una loro corretta e articolata lettura”.
L’Osservatorio Permanente del Mercato del Lavoro è il risultato della collaborazione fra gli operatori dei Centri per l’Impiego e la competenza tecnico-informatica di Linea Comune SpA, società partecipata dell’Amministrazione Provinciale.
Alla luce delle nuove tecnologie informatiche, la modalità interattiva di presentazione dei dati risulta di semplice utilizzo ed in continuo aggiornamento, per conoscere e seguire la situazione lavorativa e le prospettive di sviluppo del territorio provinciale fiorentino.
Accedendo al sito internet www.provincia.fi.it/lavoro è possibile visualizzare i rapporti annuali dai Centri per l’Impiego e visualizzare grafici riguardanti trend annuali e confronti mensili di indicatori specifici quali, ad esempio: avviamenti, iscrizioni ai Centri per l’Impiego, cessazioni e dati riguardanti mobilità e cassa integrazione.
Grazie all’Osservatorio del lavoro è possibile già da oggi analizzare la situazione del primo semestre 2009 e confrontare i dati con il 2008.
In particolare in relazione al primo semestre 2009 si notano i seguenti aspetti: la crisi colpisce tutti i settori e peggiora la qualità del lavoro (contratti di lavoro con una durata più breve e minori contratti a tempo indeterminato); la crisi economica ha avuto conseguenze sul mercato del lavoro locale i cui effetti negativi sono maggiormente marcati nel primo semestre 2009: rispetto al 2008 la congiuntura raggiunge una fase più acuta e colpisce tutti i territori ed i settori economici.
In questo periodo, il lavoro, oltre a subire una forte contrazione in termini quantitativi, ha evidenziato una qualità inferiore nei rapporti instaurati (contratti di lavoro con una durata più breve e meno contratti a tempo indeterminato).
I rapporti di lavoro nel primo semestre 2009 sono stati 81.395 con un decremento di 35.908 avviamenti rispetto ai 117.303 del 2008 (in valore percentuale -30,6%).
La situazione evidenzia un peggiormento nel secondo trimestre del 2009 raggiungendo il picco negativo nel mese di aprile 2009 con un saldo di –7.155 rapporti di lavoro (-36%) rispetto al 2008 e rimanendo stabile nei mesi successivi sopra un valore del -30%.
Nel periodo preso in esame, si nota che il lavoro a termine, con 22.139 avviati, rappresenta il 39,7%del totale, mentre le persone che hanno avuto un contratto a tempo indeterminato sono state 12.499 pari al 22,4%. Il lavoro a progetto rappresenta oltre il 7,4% del numero delle persone avviate nei primi sei mesi del 2009 e infine, da rilevare, la diffusione del lavoro intermittente che raggiunge i 1.450 avviati (1,1%). Nella crisi generale di tutti i settori spiccano il terziario, l’alberghiero, i pubblici esercizi e gli artigiani edili.
Rispetto alle tipologie di contratto di lavoro dichiarate dalle aziende del settore privato al momento dell’assunzione, si deduce che tutti i comparti presi in esame hanno una contrazione, a dimostrazione del difficile momento congiunturale che ha interessato tutti i comparti economici.
La maggiore flessione di persone occupate si registra laddove è applicato il contratto del commercio con una riduzione di 2.426 lavoratori/ lavoratrici avviati/e è pari a- 27,23% (in altri termini nel primi sei mesi del 2009 in questo settore un lavoratore su quattro non ha avuto un contratto).
Le aziende del settore meccanico e tessile riducono il numero dei lavoratori avviati di – 1.984 ( con un calo pari al 32%).
Una flessione si registra anche nel settore dell’agricoltura con -642 lavoratori avviati (pari al -20%). E’ possibile prevedere che il dato del settore domestico (badanti), che attualmente risulta essere negativo, si attesti su valori positivi dopo che i Centri per l’impiego avranno ricevuto tutti i rapporti di lavoro instaurati dalle famiglie a seguito delle nuove procedure previste per le regolarizzazioni. Colpisce, infine, il calo percentuale degli artigiani edili ed affini (-42,5%) che risentono della situazione del mercato immobiliare.
Nei primi sei mesi del 2009 il numero dei lavoratori sia italiani che stranieri ottiene un saldo negativo. Analizzando la presenza dei lavoratori stranieri sul numero totale delle persone che hanno avuto un rapporto di lavoro, si nota, dopo anni, una riduzione di un punto percentuale dei lavoratori stranieri dal 26,1% del 2008 al 25,1% del 2009. Da rilevare il forte calo della comunità romena con una riduzione di 1.334 avviati, dove particolarmente forte è la riduzione delle donne: -937 sul totale. Alcune tipologie di lavoro precedentemente svolte da stranieri, sembra che siano accettate in maggior numero da cittadini italiani (soprattutto dalle donne).
Un altro indicatore dell’aggravarsi della crisi economica è rappresentato dal numero delle persone iscritte in lista di mobilità che al 30 giugno 2009 sono complessivamente 6.472 , di cui 3.289 donne e 3.183 uomini. Per ciò che concerne la distribuzione territoriale si osserva come nei tre Centri più importanti (Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci) sia concentrato oltre il 71% di tutti i lavoratori posti in mobilità rispetto all’intera provincia.
Nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2007 e il 30 giugno 2009 i lavoratori iscritti alle liste di mobilità sono passati da 2.446 a 6.472 (+ 4.026) con un incremento percentuale del +165%.
Dal 4 maggio al 1 settembre 2009 sono pervenute al Settore lavoro della Regione Toscana 2066 richieste di autorizzazione alla Cassa integrazione in deroga (CIG), di cui solo 952 complete e quindi autorizzate, da parte di aziende aventi unità produttive in Toscana. Le richieste che sono pervenute dalle aziende della Provincia di Firenze (compreso il Circondario Empolese Valdelsa) sono state 478.