ANDREA CALÒ (PRC/PDCI/SC) SUL FOSSO DI CASTIGLIONCHIO: “EMERGE IN MANIERA CHIARA L’APPROSSIMAZIONE E L’INAFFIDABILITÀ DEL COMUNE DI RIGNANO SULL’ARNO”
“L’assessore all’ambiente della Provincia non è stato nemmeno invitato alla riunione dello scorso 25 giugno”
Rispondendo all’interpellanza sull’annosa questione della messa in sicurezza del fosso di Castiglionchio, presentata dal gruppo PRC-PdCI-SpC, l’assessore all’ambiente Renzo Crescioli ha dichiarato che l’Amministrazione Provinciale non era presente alla riunione dello scorso 25 giugno, in quanto gli organi politici e tecnici della Provincia non erano stati invitati dal Comune di Rignano sull’Arno. Più avanti l’Assessore ha anche affermato di non essere stato contattato sulla questione dal Comune di Rignano, ribadendo comunque la piena disponibilità dell’Amministrazione Provinciale. Avevamo quindi ragione a insistere sulla vicenda del fosso di Castiglionchio, già oggetto di altre nostre iniziative in Provincia e al Comune di Rignano. La questione della messa in sicurezza dell’area è stata al centro di una forte mobilitazione dei lavoratori delle imprese, messe a rischio – oltre che sul versante ambientale – anche su quello produttivo e occupazionale.
L’Assessore Provinciale ha inoltre preso atto del ricorso delle ditte interessate alla questione al Tribunale superiore delle acque pubbliche in Roma e ha dichiarato di rimanere in attesa della conclusione della vicenda. A questo proposito una prima presa di posizione è già arrivata da parte del Tribunale, rigettando la richiesta del Comune di Rignano sull’Arno di dare avvio all’esecuzione provvisoria della sentenza. La risposta data alla nostra interpellanza da parte dell’Assessore, la presa di posizione del Tribunale superiore delle acque fanno emergere in maniera chiara la disorganizzazione e la totale inaffidabilità del Comune di Rignano sull’Arno sulla questione del fosso di Castiglionchio, sia per la mancata messa in sicurezza, sia per mancati lavori di fognatura e rifacimento della strada. Una vicenda gestita con approssimazione e superficialità, nonostante – lo ripetiamo per l’ennesima volta – il Comune di Rignano avesse a disposizione da tempo le risorse necessarie per operare concretamente per la soluzione del problema. L’insensibilità del Comune di Rignano è doppiamente deprecabile in quanto non solo ignora il problema ambientale, ma rischia con la propria inadempienza di compromettere il futuro occupazionale di questo importante insediamento industriale. L’Amministrazione di Rignano sull’Arno, smentita clamorosamente da ben due assessori provinciali, prima Giorgetti poi Crescioli, non può continuare a trincerarsi dietro una cortina di mezze verità. Ci attendiamo ora un atto di responsabilità e di attaccamento al proprio territorio da parte del Sindaco.
Andrea Calò – Capogruppo PRC-PdCI-SpC