IL NUOVO ELETTRODOTTO DEL CHIANTI E LE PROTESTE A SCANDICCI
L’assessore Crescioli ha risposto, in Consiglio, ad un’interrogazione del PDL
La costruzione del nuovo elettrodotto del Chianti, il contenzioso e le proteste a Scandicci sono state al centro di un’interrogazione dei consiglieri Franchi, Lensi, Nascosti, Massai (PDL) alla quale ha risposto l’assessore all’ambiente Crescioli. Risponde l’assessore Crescioli. “La Provincia non ha competenza sull’iter del progetto per la realizzazione dell’elettrodotto da 380 kw, però la Provincia – ha aggiunto Crescioli – ha partecipato alla valutazione di impatto ambientale finanziando, alla Regione Toscana, un parere in ordine al progetto e studio di impatto ambientale, esprimendosi le problematiche di propria competenza al vincolo idrogeologico e alla conformità al PTCP, con alcune modifiche. Io credo che il Consiglio provinciale, così come ha fatto per l’Impruneta, avrebbe potuto fare proprie alcune valutazioni e farne oggetto di una mozione”. La consigliera Franchi ha stigmatizzato “Questa differenza di trattamento tra due territori. Sul territorio dell’Impruneta si è deciso per l’interramento, a Scandicci non c’è stato né l’interramento né il cosiddetto traliccio d’autore: una doppia beffa per questo territorio. Quel che è successo è molto grave e valuteremo come muoverci”.