VILLA E FRANCHI (PDL): “LA SCUOLA NON È NEL CAOS: ANCHE SE QUALCUNO VUOLE CREARLO AD ARTE!”
“Il Governo Berlusconi ha concesso alle scuole Toscane, da gennaio ad agosto 2009, ben 118milioni di euro”
“Stiamo assistendo, a ormai 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico a un tentativo di destabilizzare il mondo della scuola e tutto ciò che lo circonda, famiglie comprese. La cosa più grave è che questa azione di disturbo, fortemente politicizzata e fomentata dai partiti della Sinistra e dalla Cgil (vera regina della protesta), non ha niente di costruttivo. Infatti, se tutto il caos messo in atto fosse indirizzato ad ottenere un concreto miglioramento, la cosa potrebbe forse essere utile, purtroppo però questi signori si attivano solo quando al Governo c’è Berlusconi! E come ogni anno cominciano la loro cantilena, che annuncia disastri e danni incalcolabili per il settore dell’Istruzione. Nessuno sembra preoccuparsi invece del quadro a tinte fosche con cui l’OCSE dipinge lo stato in cui anni di sindacalismo lassista hanno trasformato il mondo della scuola italiano da sistema di formazione dei cittadini in un ammortizzatore sociale: docenti in eccesso, demotivati e sottopagati, il più basso numero di alunni per classe di tutta Europa e studenti che conseguono le peggiori performance in molte aree cruciali della conoscenza. Quegli stessi studenti che in questi giorni, abilmente manipolati, si stanno preparando a lanciare una seconda stagione di occupazione delle scuole... con l’unica certezza che le loro performance peggioreranno ulteriormente. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte e quindi diventa facile per noi del Popolo della Libertà rispondere a certe accuse. Per esempio, viene sostenuto con forza che la Riforma Gelmini e la razionalizzazione delle classi ha aumentato il numero medio degli studenti per classe in tutti gli Istituti della Provincia creando così panico fra studenti, famiglie e fra gli stessi operatori della scuola. Ebbene quanto di più falso non poteva essere detto perché prendendo i dati forniti proprio dalle Amministrazioni provinciali, ripresi anche dalla stampa locale, si nota palesemente che su 82 Istituti solo in 16 di essi aumenta il numero medio di alunni, in 14 diminuisce ed in 52 rimane invariato. Dove sta quindi il rischio annunciato dalla Cgil di una presunta “cura dimagrante” attuata dal Ministro Gelmini? Basterebbe anche un’occhiata ai dati ufficiali per rendersi conto che l’incremento è perfettamente in linea con le indicazioni UE e con le previsioni delle finanziarie dei governi precedenti, Prodi incluso. Se poi è vero che qualche classe supera i 30 alunni è anche vero che sempre gli stessi dati ufficiali attestano che molte classi sono costituite con meno di 15 alunni.
Viene inoltre detto, accusando, che il Governo avrebbe tolto i fondi per la gestione delle scuole per cui ora queste sarebbero ridotte quasi alla fame, non in grado di provvedere alla fornitura di sapone e carta igienica per gli studenti. Ebbene anche qui un’altra bugia: lo Stato (il Governo Berlusconi) ha concesso alle scuole Toscane, fra gennaio e agosto 2009, ben 118 milioni di euro, poco meno di 230 miliardi del vecchio conio. I soldi sono stati erogati. C’è da chiedersi quindi come sono stati gestiti e dove sono finiti, a cosa sono serviti.
Come detto correttamente dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Cesare Angotti, il mondo della scuola deve soltanto cominciare a capire che stiamo entrando in una nuova fase della gestione del settore scuola dove le vecchie logiche devono essere superate.
Il garantismo del lavorare poco, pagati male per lavorare in tanti, così caro a certi sindacati deve finire. In primo luogo perché il lavoro non è poco e la scarsa paga va a svantaggio di quei docenti e di quel personale che lavora con serietà, professionalità e competenza, in secondo luogo perché la congiuntura globale non ammette più sprechi e spese improduttive. La sfida della globalizzazione richiede standard di preparazione diversi per i nostri studenti che devono essere in grado di competere con i loro coetanei del resto del mondo.
Al riguardo il Ministro Gelmini, questa estate, era stata esplicita anche parlando di nuove assunzioni. Il Ministro aveva chiarito che era finita l’era delle assunzioni a pioggia. Il numero di professori da assumere infatti d’ora in avanti sarà calcolato in base al reale fabbisogno delle scuole, saranno previste prove di accesso alla laurea quinquennale, mandando definitivamente in pensione le Ssis. La stessa Gelmini ha tutelato i “precari storici” del mondo della scuola creando per loro un canale preferenziale per accedere al lavoro e la garanzia di poter beneficiare degli ammortizzatori sociali e ha inoltre previsto la possibilità per le Regioni di utilizzare gli stessi precari nelle attività di assolvimento dell'obbligo di istruzione. Una cosa è certa ed è chiara a tutti: per distruggere definitivamente la scuola è sufficiente lasciarla come è oggi, come vorrebbe fare la sinistra”.
Tommaso Villa – Consigliere Provinciale e Coordinatore Regionale della Giovane Italia
Erica Franchi – Consigliere Provinciale e Vice Presidente della Quinta Commissione