IL DIBATTITO CONTRO L’OMOFOBIA E LE DISCRIMINAZIONI
Approvate cinque mozioni
Il Consiglio provinciale ha approvato cinque mozioni: di Fiorentini e Fusi (PD); Baldini, Nascosti, Lensi, Villa, Comucci, Sensi, Massai, Franchi, Barillari e Ciampolini (PDL); Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC); Lazzerini (Sinistra per la Provincia) e Cresci (IDV) riguardanti l’omofobia e la violenza in genere. “Si è parlato del problema dell’aggressione al ragazzo gay come di un problema di sicurezza – ha detto Cresci – ma io credo che ci troviamo di fronte ad un problema culturale: bisogna rispettare tutte le persone perché ognuno di noi è diverso dall’altro”. Calò rifacendosi alla Carta costituzionale ha sottolineato che: “La Costituzione dovrebbe garantire tutti quei diritti inviolabili che riguardano i cittadini. Cogliamo come esempio la questione dell’omofobia per continuare a citare tutte le violenze di genere e tutti gli altri tipi di violenze. Sul dibattito c’è stata troppa sufficienza da parte della Giunta”. Alessandra Fiorentini ha ribadito che: “Occorre lavorare su un discorso culturale e quindi un intervento presso le nostre scuole e sui nostri ragazzi con il coinvolgimento degli insegnanti. Ci schieriamo ancora una volta contro l’indifferenza, contro tutte le forme di intolleranza. Dobbiamo lavorare per un’apertura alla tolleranza, all’ascoltare, al replicare nel rispetto dell’altro”. Lensi ha ricordato che: “Lo scorso 2 ottobre in una Commissione parlamentare è stato votato il testo base contro l’omofobia, da quasi tutti gruppi, ora è in corso la procedura degli emendamenti. Si spera che nel giro di poche settimane possa essere approvato il testo contro l’omofobia. Un testo che introduce un aggravante penale per tutti gli atteggiamenti di aggressione e di discriminazione”. Lazzerini ha spiegato che: “Al di là del dibattito che ha coinvolto tutte le forze politiche forse i grandi assenti sono stato gli ospiti, quegli ospiti avremmo dovuto invitare se si fosse fatto un Consiglio straordinario che avevamo richiesto”. Cordone ha ricordato di essere: “Un rappresentante delle vittime della criminalità trovo, quindi, che il dibattito culturale dovrebbe essere ben più ampio. Credo che si dovrebbero sensibilizzare gli studenti nei confronti di tutti i tipi di violenza e riflettere ampiamente su tutto quello che è la violenza. Come gruppo della Lega Nord esprimiamo la massima solidarietà al ragazzo gay aggredito nello scorso mese di settembre a Firenze ma tutti i giorni si compie violenza nei confronti di tanti cittadini e troppo spesso questi atti di violenza vengono dimenticati e non tutelati”. Per Tondi (UDC): “Su certi temi occorre un approccio diverso. Anche nello stesso Consiglio provinciale c’è bisogno di approcci più pratici e più pragmatici alle tematiche che vengono trattate”. Baldini ha chiesto: “Di non strumentalizzare questo argomento come hanno fatto alcuni consiglieri. La strumentalizzazione sempre e comunque non lede il centrodestra. La discriminazione non fa male al Centrodestra ma credo faccia male a chi è stato vittima della discriminazione”. Silvia Melani (PD) ha sottolineato che questi documenti non trattana: “Soltanto sui gravi fatti avvenuti a Firenze ma anche d’intolleranza, di violenza sulle donne e sulle discriminazioni in genere”.