LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI ATAF DA PARTE DELLA PROVINCIA QUALI AUTISTI DI TRAMVIA
L’assessore Di Fede ha risposto ad un’interrogazione di Baldini e Massai (PDL)
L’assessore ai Rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione di Baldini e Massai (PDL) sulla formazione dei dipendenti Ataf da parte della Provincia quali autisti della tramvia. Se si può dare per letta darei la parola all’Assessore Di Fede per la risposta. Grazie, prego Assessore Di Fede. “Il project relativo alla tramvia prevede per Gest l’obbligo di trasferimento di personale Ataf da utilizzare come personale della nuova tramvia con apposita formazione e alle stesse condizioni contrattuali. Queste condizioni vengono sì ribadite però ci sono ovviamente giuste perplessità. Per questo noi tendiamo a fare presente che qualora ci dovessero essere nuove iniziative, diverse gli accordi presi da parte di Gest, sulla formazione noi possiamo intervenire ben volentieri e possiamo anche intervenire per formare degli autisti su gomma, verso la rotaia, necessari all’azienda. Riguardo all’eventuale ammontare delle spese che la Provincia dovrebbe accollarsi, questo non possiamo definirlo adesso, perché la nostra è una presa di posizione più che un’iniziativa concreta in questo momento. Per quanto riguarda se la Provincia non ritiene più opportuno destinare le eventuali risorse a altre iniziative anche relativamente alla formazione di dipendenti di aziende in crisi, questo lo stiamo facendo. Sul perché la Provincia deve sostituirsi nella formazione dei dipendenti Ataf, quali autisti della tramvia, intanto perché di formazione si tratta, e può rientrare nelle missioni della Provincia”. Per Massai: “Esiste già un accordo con Gest, che viene ribadito e su cui la provincia non c’entra niente. Non capiamo perché ci dobbiamo sostituire a Gest. Quando chiediamo perché quelle risorse non vanno ad aumentare il budget che la Provincia ha previsto per la formazione di quei dipendenti delle aziende in crisi, non è che diciamo una bestemmia o qualcosa di contrario chiediamo perché, essendoci un accordo tra soggetti diversi, dalla Provincia di Firenze, la Provincia di Firenze si inserisce. L’Assessore ci dice ma se c’è qualcosa che non torna, ma se cambiano gli accordi. Con il se e con il ma facciamo molto poco. Tendiamo ad inserirci in vicende in cui oggi la Provincia non solo ha un ruolo marginale, ma ha fatto sentire la sua voce ben poco”.