VILLA DI CASTELPULCI A SCANDICCI: LAVORI IN CORSO E PROSPETTIVE
L’assessore Giorgetti ha risposto a tre domande d’attualità di Cordone (Lega Nord), Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) e Franchi, Nascosti, Lensi e Sensi (PDL)
L’assessore al Patrimonio ed edilizia Stefano Giorgetti ha risposto, in Consiglio provinciale a tre domande d’attualità di Cordone (Lega Nord), Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) e Franchi, Nascosti, Lensi e Sensi (PDL) sulla situazione della Villa di Castelpulci a Scandicci. “La Provincia sta effettuando dei lavori importantissimi, soprattutto dal punto di vista strutturale, sull’immobile. Si tratta di opere di consolidamento strutturale: le pavimentazioni e gli intonaci interni e la coloritura delle facciate. Su questo immobile erano state previste varie destinazioni. Quando siamo arrivati nella fase dell’inizio della ristrutturazione e nella fase della permuta la destinazione era a Università della moda. Abbiamo fatto vari sopralluoghi con i Presidi e ci hanno detto che quell’immobile era un immobile sovradimensionato e che non potevano più portarci la facoltà. E’ stata trovata un’altra soluzione, sempre all’interno del Comune di Scandicci, e andranno a occupare una serie di spazi dell’ex biblioteca. Successivamente c’è stato il passaggio di beni tra Regione, Comune, Provincia e Demanio dello Stato. Una volta finito questo percorso sarà quindi il Demanio che deciderà quali sono le destinazioni di questo immobile. Una delle prospettive riguarda la Scuola della magistratura. Preciso – ha aggiunto l’assessore Giorgetti – che tutti gli importi che noi abbiamo impegnato all’interno della ristrutturazione sono andati a valorizzare il bene, perché comunque nel valore di scambio con la Fortezza abbiamo un prezzo che è dato dal valore iniziale più il valore della destinazione dell’immobile, tutto quello che é stato investito in questa ristrutturazione costituisce il prezzo di passaggio dei beni. In questo scambio ci è stato dato il complesso di Sant’Orsola e quindi noi andiamo ad acquisire un bene in un quartiere da riqualificare e dove pensiamo di sistemare una scuola media superiore. Quindi si va a usufruire di un bene per dare una localizzazione a un istituto di nostra competenza. Si prevede la conclusione dei lavori a Castelpulci per l’8 novembre 2011. Per quanto riguarda la discarica concludo precisando che questa non rientra all’interno dell’area di Castelpulci ma in un terreno di proprietà dell’amministrazione provinciale ma non all’interno di quello che è la perimetrazione dell’area di Castelpulci. C’è un’indagine in corso della Magistratura perché sembra siano stati individuati scarti di materiale di una ristrutturazione ben precisa e finché c’è l’indagine della Magistratura non si può rimuovere questo materiale”. Cordone si è preoccupato del fatto che: “Questa struttura rischia di finire nell’oblio, nell’oblio perché prima si parlava di Castelpulci come sede di un museo etrusco, poi di Università della moda e poi di altre belle idee e proposte che non si sono mai concretizzate. Francamente ho avuto la sensazione che tutti questi grandi progetti alla fine hanno provocato l’oblio di questa struttura. Io cerco la trasparenza per i cittadini. Nonostante la mole di denaro impegnata non c’è sicurezza riguardo all’utilizzo di questo importantissimo complesso della nostra Provincia”. Per Calò: “Castelpulci va difeso come patrimonio pubblico. Auspichiamo un utilizzo sociale e politico del complesso rispetto a quelli che sono i bisogni del territorio. Non so se la cosa migliore sia la Scuola della magistratura però, quello che sarebbe in questo contesto auspicabile, è che si riconsegnasse all’opinione pubblica un iter un pochino più trasparente sulla vocazione di questo immobile. Una vocazione sociale più attenta ai bisogni del territorio e della popolazione”. Per Franchi è tornata sulla discarica: “Che è su un terreno della Provincia. Mi fa piacere se l’amministrazione si è mobilitata e speriamo che si riesca a risolvere questo problema. Anche perché è un problema abbastanza vecchio. Ci auguriamo che si riesca in breve tempo a risolvere il problema e a risolverlo anche da un punto di vista giudiziario”.