GLI ATTI DI PROGRAMMAZIONE DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE
Respinta, dal Consiglio provinciale, mozione di Sensi (PDL)
Con 9 voti favorevoli, 22 contrari e 2 astensioni il Consiglio provinciale ha respinto la mozione di Sensi (PDL) sugli atti di programmazione dell’assessorato alla cultura della Provincia di Firenze. “Gli atti parlano da soli – ha spiegato Sensi – la cultura nella scorsa legislatura aveva avuto un ruolo importante anche se molto criticabile e molto criticato con il Genio Fiorentino, la partecipazione alla Fondazione Strozzi e molte altre iniziative. Oggi, pur avendo come assessore un’artista famosa a livello internazionale, non si hanno ancora le idee chiare su cosa si è fatto e cosa si farà. In questo momento fondamentale, in cui si prepara il bilancio, penso che l’Assessore dovrebbe avere le idee chiare e dovrebbe esprimerle anche al Consiglio rimangono, invece, questioni sospese che un buon Assessore alla cultura valutare per dirci quello che è stato fatto prima e quello che verrà in futuro”. Il Presidente della Provincia Barducci ha ricordato che: “L’assessore Fracci ha partecipato alla Commissione Cultura e si è misurata con i consiglieri. Lunedì prossimo, 26 ottobre, è previsto un Consiglio dove descriverò in modo completo le caratteristiche del nostro programma di mandato. E il Consiglio è chiamato a discuterlo venerdì 30: ci sarà un dibattito e poi le conclusioni. Sarà quella un’occasione importante per apprezzare in modo positivo o negativo la nostra ipotesi programmatica”. Lensi (PDL) ha spiegato che: “Le riunioni e il dibattito sul programma di mandato si affrontano prima con un lavoro preliminare che è fatto nelle Commissioni consiliari. Nell’incontro avvenuto con l’Assessore Fracci è mancato l’aspetto politico. Sono mancati i punti programmatici su cui cercare di strappare al bilancio le quote per potere fare la politica. Ho letto il programma di governo: è un elenco importante di idee ma che devono poi avere anche una concreta realizzazione. Credo che ancora manchi un’idea di cultura di fondo. Ho paura che si ripeta quel che ho visto negli ultimi cinque anni dove il Genio Fiorentino era diventato insieme alla partecipazione alla Fondazione Palazzo Strozzi le gambe, la colonna, la schiena della politica culturale di questa Provincia”. Anche per Cordone (Lega Nord): “L’avere in Giunta come Assessore alla cultura un personaggio del balletto mondiale come Carla Fracci faceva pensare a qualcuno che, a fine ottobre, un qualche cosina di più ci fosse in Provincia. Magari la Provincia si poteva impegnare per organizzare qualcosa anche col Maggio Musicale Fiorentino. La Signora Fracci può dare qualità all’assessorato alla cultura e se così fosse tutti ne saremmo molto felici”. Calò (PRC/PDCI/SC) ha ribadito che: “Rimane difficile oggi intervenire sul programma dell’Assessore Fracci. Anche perché è proprio la Signora Fracci che è difficile da percepire all’interno del Palazzo. Abbiamo la necessità, e forse il 26 sarà l’occasione giusta, per poter apprezzare nell’appunto in cui si discuterà le linee programmatiche anche quelle che riguardano la cultura. Intanto noi apprezziamo la sobrietà del Presidente Barducci. Non ci piace lo sfarzo, non ci piace la Provincia vetrina. Aspettiamo l’appuntamento di lunedì prossimo”. Cresci (IDV) ha apprezzato l’intervento in Commissione dell’assessore Fracci: “Perché spesso si parla in politichese e invece bisogna essere chiari. L’assessore ci ha spiegato che ha molti impegni ma che è, comunque, presente e, anche se non è un politico, ci ha dato l’indirizzo politico e ci ha detto che si impegnerà a mantenere tutti gli impegni messi in essere nella passata legislatura e ci ha detto che il suo impegno sarà anche quello di cercare fondi da distribuire per fare cultura su tutta la Provincia”. Anche Lazzeri (PD) ha sottolineato come: “L’assessore Fracci si è scusata di non essere stata troppo presente ma che da gennaio sarà più presente. Si è parlato di Via Larga, lo spazio della Provincia su via Cavour, che può essere una vetrina per l’amministrazione e dove può trovare spazio anche l’URP; si è parlato di utilizzare la Galleria delle Carrozze, di utilizzare gli spazi lasciati dall’Istituto Storico della Resistenza e che potrebbero essere utilizzate anche per sopperire al fatto che non c’è più la Sala Est Ovest e tante altre idee. E ha detto una cosa importante, non bisogna solo lavorare sui territori ma dare voce anche alle piccole realtà”. Anche Lazzerini (Sinistra per la Provincia) ha giudicato: “Positivo l’incontro con l’assessore Fracci in quanto ha esposto non una difficoltà ma delle difficoltà legate all’azione politica. Ma soprattutto ho apprezzato quello che ha detto relativamente al budget, cioè l’importanza del budget a disposizione per programmare e soprattutto per promettere. Perché, chiaramente, è difficile promettere senza avere le garanzie di poter avere qualcosa da spendere”. Per Franchi (PDL) è importante capire: “Come si muove la Provincia sulla cultura. Al Comune di Firenze, l’assessore alla cultura si muove con una precisa filosofia ed ha dato una precisa connotazione al suo Assessorato e al suo mandato. Ecco quello che noi non abbiamo capito è stato proprio questo. Non abbiamo assolutamente compreso dove si andrà a parare. Non parliamo di filosofia, parliamo di quello che la Provincia vuole fare sui temi culturali”.