CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) SUL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE PROVINCIALE
Presentata mozione
I consiglieri Andrea Calò e Lorenzo verdi (PRC/PDCI/SC) hanno presentato una mozione a favore del risparmio energetico; dell’efficienza energetica degli edifici e degli impianti; dell’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici, secondo criteri non invasivi e rispettosi dell’edificato storico e del paesaggio; della promozione della bioedilizia; a rafforzare un appropriato percorso di adeguamento degli edifici di proprietà della Provincia ai programmi di risparmio energetico; a costruire un sistema di partecipazione che coinvolga i Comuni, le associazioni ambientaliste, quelle sindacali, economiche e di categoria, i cittadini e tutti gli altri soggetti interessati, che dia luogo all’istituzione di una vera e propria “cabina di regia”, capace di orientare e coordinare le azioni e le iniziative degli enti pubblici per il risparmio energetico e l’efficienza degli impianti.
Questo il testo integrale della mozione:
Ricordato che la questione dell’energia, al pari di quella dell’acqua, assume un aspetto centrale nello sviluppo della civiltà, nel garantire la pace, nella salvaguardia della natura, nell’affrontare i cambiamenti climatici;
Ricordato altresì che energia ed acqua sono risorse finite, degradabili e destinate ad esaurimento se non intervengono politiche pubbliche capaci di conservare queste risorse a beneficio di tutta l’umanità e non dei grandi potentati economici, che appropriandosene attraverso processi di privatizzazione tendono a trasformarle da beni comuni in prodotti di mercato;
Premesso che il Consiglio Provinciale ha approvato il 6 aprile 2009 la deliberazione n. 55 “Piano Energetico Ambientale Provinciale”, che fa propri gli obiettivi generali di risparmio energetico da conseguire entro il 2020, fissati dal Piano di Azione dell’Unione Europea “Una politica energetica per l’Europa” del marzo 2007, consistenti in
Riduzione del 20% delle emissioni di gas serra;
Miglioramento del 20% dell’efficienza energetica;
Incremento del 20% della produzione di energia da fonti rinnovabili;
Premesso altresì che tali obiettivi sono finalizzati a promuovere “un uso sostenibile ed efficiente delle risorse energetiche”, quale “condizione il miglioramento della qualità della vita” e come “criterio per orientare lo sviluppo sociale ed economico verso una maggiore sostenibilità ambientale”;
Considerato che è attualmente in formazione il nuovo Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale, a cui è affidata la funzione di delineare la strategia dello sviluppo territoriale della provincia mediante l’individuazione:degli obiettivi e degli indirizzi dello sviluppo territoriale con le conseguenti azioni della provincia, sulla base del piano di indirizzo territoriale, così come recita l’art. 51 punto 2 lettera a della L.R. 3 gennaio 2005 n. 1 “Norme per il governo del territorio”;
Richiamata la medesima 3 gennaio 2005 n. 1, che chiaramente individua (art. 1, comma 2 lettera f, punto 1) fra gli elementi che garantiscono una qualità insediativa ed un’edilizia sostenibile, anche quello della riduzione dei consumi energetici, tema che viene ulteriormente sviluppato alla lettera e, comma 2, art. 37, nel quale si fa espresso riferimento all’utilizzazione di materiali edilizi e alla realizzazione di requisiti delle costruzioni che assicurino, fra gli altri requisiti, il contenimento del consumo energetico;
Richiamata inoltre la Legge Regionale 24 febbraio 2005 n, 39 “Disposizioni in materia di energia”, in particolare l’art. 17, dove si prevedono facilitatazioni per l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici e di impianti eolici, e l’art. 23, con il quale si introduce il concetto di rendimento energetico degli edifici;
Considerato come in questi anni è cresciuta nell’opinione pubblica una nuova sensibilità verso il risparmio energetico e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, una nuova sensibilità che muove da primarie esigenze di preservazione dell’ambiente e di qualità della vita – elementi messi in pregiudizio dall’eccesso di consumo di combustibili fossili e dallo spreco di energia che ne consegue – e per la quale le istituzioni sono chiamate ad attuare politiche concrete, basate su una strategia di transizione ad un’economia “leggera” nell’uso delle risorse energetiche, attraverso l’introduzione di utilizzatori a basso consumo ed un uso degli stessi attento alla limitazione dei consumi;
Rilevato che il fine ultimo della preservazione delle risorse e dell’ambiente non può ottenersi che con l’abbandono di un modello di sviluppo insostenibile sotto tutti i punti di vista: ambientale, sociale ed economico, a favore di un modello alternativo centrato sul rispetto della persona umana e dell’ambiente;
Rilevata la necessita che l’Amministrazione Provinciale, per la realizzazione dei propri piani e dei propri programmi, attua forme di coordinamento dell’attività programmatoria dei comuni, fornendo loro – se necessario – anche assistenza tecnico-amministrativa;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
Impegna la Giunta Provinciale:
a rendere efficaci e concretizzare gli indirizzi contenuti nel Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP), prevedendo nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) le prescrizioni necessarie in materia, in particolare per quanto riguarda:
1. il risparmio energetico;
2. l’efficienza energetica degli edifici e degli impianti;
3. l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici, secondo criteri non invasivi e rispettosi dell’edificato storico e del paesaggio;
4. la promozione, anche in forma sperimentale, della bioedilizia al fine anche di pubblicizzarne l’utilizzo;
a rafforzare, anche come esempio per altri enti pubblici e per i privati, un appropriato percorso di adeguamento degli i edifici di proprietà della Provincia ai programmi di risparmio energetico;
a costruire, ai fini dell’attuazione dei punti precedenti, un sistema di partecipazione che coinvolga i Comuni, le associazioni ambientaliste, quelle sindacali, economiche e di categoria, i cittadini e tutti gli altri soggetti interessati, che dia luogo all’istituzione di una vera e propria “cabina di regia”, capace di orientare e coordinare le azioni e le iniziative degli enti pubblici per il risparmio energetico e l’efficienza degli impianti.
Andrea Calò Lorenzo Verdi