TOSI, RECUPERATO IL CENTRO ITTICO
L’assessore provinciale alla Pesca Mario Lastrucci presenta la struttura. Allevate migliaia di trote da immettere nei torrenti della provincia
(18 agosto 2003) – “Il recupero del Centro ittico di Tosi consentirà l’immissione di migliaia di trote nei torrenti della provincia fiorentina e di rilanciare un’attività preziosa anche per la didattica e la ricerca scientifica”: l’assessore provinciale alla Pesca Mario Lastrucci commenta così il rilancio del centro ittico di Tosi, situato nel Comune di Reggello alla confluenza del Torrente Vicano di Sant’Ellero con il suo affluente di sinistra, il Vicano di Vallombrosa, all’interno della Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa. Inizialmente gestito dal Consorzio Regionale per la Tutela della Pesca, il centro è stato successivamente rilevato dalla Regione Toscana e assegnato nel 1983 alla Provincia di Firenze. Il centro è rimasto in funzione fino al 1992 quando causa un forte evento alluvionale sono state danneggiate molte delle strutture presenti e l’attività è stata interrotta. Avviato recentemente il recupero e la ristrutturazione del centro, è stata fatta, da parte dell’Ufficio Pesca Provinciale, la scelta di affidare al Dipartimento di Scienze Zootecniche dell’Università di Firenze l’incarico di sperimentare per un anno la potenzialità dell’impianto. Nel mese di febbraio sono state portate nel centro circa 30.000 uova embrionate di trota fario provenienti dalla Garfagnana. Le uova sono state sistemate in cassette tipo California e la nascita e la crescita degli avannotti sono stati oggetto di un attento monitoraggio da parte dell’Università; successivamente, una volta raggiunta la taglia di circa 4-5 cm, le trotelle sono state spostate in vasche all’esterno dell’incubatoio. In accordo con le Associazioni piscatorie, all’inizio dell’autunno diverse migliaia di questi avannotti di trota fario, quando avranno raggiunto una dimensione di circa 6-8 cm, saranno immessi in alcuni torrenti della Provincia.
“Una volta concluso questo primo anno sperimentale – spiega Lastrucci - valutate le caratteristiche e le potenzialità dell’impianto, è intenzione di coinvolgere le istituzioni locali, il Comune di Reggello, la Comunità Montana Montagna Fiorentina e l’Amministrazione della ex Asfd della Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa , soggetti che con il concorso del volontariato potranno valorizzare un percorso naturalistico dei più interessanti del territorio provinciale, abbracciando l’Abbazia di Vallombrosa, la Foresta con i suoi animali selvatici e le numerose specie vegetali, fino all’elemento acqua e ai pesci del centro ittico”. I pescatori, ma anche i naturalisti, potranno così verificare la qualità dei riproduttori e via via le uova e i ripopolamenti per adesso della sola trota fario ma in un prossimo futuro anche di altre specie di interesse pescatorio e/o naturalistico.