DIFENDERE ON LINE I FIGLI DAGLI ORCHI
Parte a Firenze “Web in Cattedra”. Formare i docenti per proteggere gli studenti. Il progetto fornirà a 100 insegnanti gli strumenti per orientare ad un uso sicuro e consapevole di Internet oltre 4.500 studenti della scuola secondaria di primo grado del comune e della provincia di Firenze
La Commissione Progetti del Rotary Club Firenze Est ha presentato oggi “Web in Cattedra”, il progetto che offrirà ai docenti del Comune e della Provincia di Firenze un’informazione completa sulle modalità e gli strumenti per indirizzare i ragazzi ad un uso sicuro e consapevole di Internet. L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione e il supporto tecnico della Questura di Firenze, della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, di Microsoft, dell’O.N.A.P. (Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici) e del Comune di Firenze, con il patrocinio della Provincia di Firenze e dell’Azienda Sanitaria di Firenze.
“Web in cattedra”, entro la fine del 2009, darà la possibilità ai 100 insegnanti designati dai Dirigenti scolastici di usufruire di una formazione offerta direttamente dagli specialisti di Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Questura di Firenze, di Microsoft Italia e dell’O.N.A.P., per conoscere i rischi, ma soprattutto le precauzioni e i rimedi, che assicurano una navigazione sicura nella Rete. Il corso permetterà di inserire in ogni Istituto sul territorio almeno un docente “istruttore”, cioè un insegnante che avrà il compito a sua volta, in un secondo momento, di trasferire ai colleghi le conoscenze acquisite durante il corso. In questo modo, si potranno sensibilizzare più di 4.500 studenti nel Comune e nella Provincia di Firenze ma, soprattutto, gli istituti coinvolti potranno includere queste tematiche nella programmazione didattica garantendo formazione e informazione a tutti i ragazzi che frequenteranno la scuola media anche negli anni scolastici a venire.
LA STRUTTURA DEI CORSI
I corsi, gestiti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, da Microsoft, dall’ONAP e dalla Questura di Firenze saranno organizzati in quattro cicli di lezioni, ciascuno dei quali interesserà dalle 25 alle 30 persone e avrà la durata di nove ore, distribuite nel corso di tre giornate, e permetteranno di insegnare come prevenire fenomeni come l’adescamento, il reclutamento, i download di immagini e/o video pornografici e pedopornografici. Ai docenti verranno impartite nozioni specifiche e sarà messo a loro disposizione del materiale informativo, in cui sarà descritto in modo chiaro l’uso sicuro del mezzo informatico per una navigazione istruttiva, divertente e soprattutto senza pericoli. Verranno inoltre illustrati e spiegati i più diffusi programmi di protezione utilizzati sulla Rete per cercare di arginare al massimo l’attacco del computer da virus, malware e spamming.
Per la prima volta in Italia, inoltre, Microsoft offrirà ai docenti 3 ore di attività in laboratorio sull’utilizzo di Internet per la didattica e sui kit didattici sulla sicurezza on-line realizzati nell’ambito di Sicuramenteweb, l’iniziativa che racchiude l’impegno Microsoft per la navigazione protetta dei minori sul Web, scaricabili dal sito www.apprendereinrete.it.
Aprendo la conferenza stampa il Questore di Firenze, Francesco Tagliente ha dichiarato - “Con questa iniziativa la Questura di Firenze esprime una nuova ed ulteriore forma di partenariato, attraverso la quale, insieme con enti quali Microsoft, Rotary, l’Onap ed il Comune di Firenze, si vuole contribuire in modo concreto a rendere più sicura la navigazione in rete, con particolare attenzione rivolta ai formatori dei giovani delle scuole.”
Per il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, che ha dato il patrocinio all’iniziativa, “siamo di fronte a una battaglia seria per non lasciare i nostri giovani e i loro genitori disarmati di fronte ai pericoli delle rete, per cui alle fragilità proprie della condizione d’età e della crescita si uniscono quelle indotte da veri e propri mercenari senza scrupoli”.
L’ Assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Firenze, dott.ssa Rosa Maria Di Giorgi ha aggiunto “Quella che viene presentata questa mattina è una iniziativa importante. Sono anni che la polizia opera per fare in modo che i rischi della rete, soprattutto nei confronti dei minori, non debbano costituire un limite allo sviluppo della comunicazione sul web. Internet non è diverso dalla vita di tutti i giorni e dunque anche il cittadino on line, di ogni età, viene messo di fronte a diritti ma anche a doveri da rispettare. Iniziative come questa vogliono offrire ai nostri studenti le coordinate per evitare incidenti di percorso in navigazione sulla rete e contribuiscono all’instaurazione di una corretta cultura nell’uso dei new media. Non dimentichiamo che lo scorso maggio una ricerca, commissionata dalla IX commissione permanente della Camera e realizzata dall’istituto Mides, ha evidenziato che il 41,5% degli italiani ancora non usa internet e quasi la metà di questi ultimi non ha alcun interesse a navigare sulla rete. Della necessità di assicurare una protezione ai minori anche su internet è convinta anche l’Unione Europea che ha indicato criteri, regole e modalità per intervenire, come risulta dalla recente risoluzione del Parlamento europeo del 6 maggio 2009. La sfida è bilanciare i diritti fondamentali di libertà di espressione e di informazione con l’interesse dei minori.”
Massimo Garofalo, Presidente della Commissione Progetti del Rotary Club Firenze Est e ideatore del progetto, ha illustrato l’iniziativa e le motivazioni che lo hanno portato a realizzarla “La mia doppia veste di poliziotto e di padre di due bambine mi ha dato la giusta spinta per ideare un progetto che, da un lato, favorisca la diffusione delle competenze legate al mondo della Rete e, dall’altro, tenga in considerazione i pericoli e i rischi che una navigazione non sicura potrebbe comportare. Questa tematica, tanto attuale e importante, ha permesso di far convergere, sotto il cappello unico di Web in Cattedra, numerosi soggetti istituzionali e privati che hanno deciso di unire le forze per dare un contributo significativo alla sensibilizzazione e formazione in questo ambito. Mi riferisco al coinvolgimento diretto della Questura di Firenze, della Polizia delle Comunicazioni, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Al settore privato con la partecipazione di Microsoft, al contributo di O.N.A.P. e all’impegno diretto del Sindaco di Firenze Matteo Renzi. Un’ampia collaborazione che potrà fare la differenza nel proteggere i nostri ragazzi nella navigazione in Rete e che ha confermato, ancora una volta, il ruolo di propulsore di idee del Rotary Club.”
“L’uso della Rete ha assunto un ruolo centrale nella vita di ognuno di noi. – ha commentato Antonio Apruzzese, Direttore del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – Internet rappresenta, infatti, una risorsa preziosa per la ricerca di informazioni ed è uno strumento fondamentale, soprattutto per i giovani, di crescita culturale e sociale, oltre che un aiuto nello studio. Questa realtà richiede che i ragazzi sappiano usare il Web in maniera critica e sicura, e che acquisiscano le competenze necessarie affinché la navigazione in Rete rappresenti un’opportunità e non un pericolo. È indispensabile, dunque, un’opera di sensibilizzazione e informazione continua, anche attraverso iniziative come “Web in cattedra”che ci permettano di formare una nuova generazione consapevole sia delle potenzialità sia dei rischi di Internet.”
“La partecipazione a questo progetto da parte delle scuole toscane – ha dichiarato il dott. Cesare Angotti, Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana - è un contributo estremamente importante per lo sviluppo della cultura della responsabilità e della legalità ed anche, nel quadro delle azioni di prevenzione e di contrasto del disagio giovanile previste dai programmi di educazione alla cittadinanza, uno spunto operativo per un impiego appropriato del mezzo tecnologico. L’incoraggiamento alla riflessione sull’uso in tutta sicurezza del tempo di studio e del tempo libero contribuisce a guidare i ragazzi verso l’apprendimento di abilità di vita fondamentali per il loro benessere complessivo ed appare come un’opportunità irrinunciabile di condivisione e di dialogo con il mondo giovanile.”
“Il progetto Web in cattedra – ha ricordato Francesca Di Massimo, Responsabile programmi di sicurezza di Microsoft Italia – rappresenta un passo fondamentale per sensibilizzare e creare cultura in modo capillare intorno alla navigazione protetta dei minori su Internet. Il meccanismo di istruire un certo numero di insegnanti affinché a loro volta informino i colleghi, potrà essere applicato in qualsiasi regione e portare virtualmente alla formazione dell’intero corpo docenti italiano e dei loro studenti. E’, infatti, centrale il ruolo che gli insegnanti, e più in generale la scuola, rivestono nell’educazione delle nuove generazioni. La scuola è la sola istituzione in grado di garantire formazione e informazione a tutti gli studenti in modo regolare e continuativo nel tempo e fornire loro gli strumenti per utilizzare la rete in modo sicuro e per sfruttare tutte le potenzialità del web al meglio anche nello studio. Per questo motivo Microsoft che, con SicuramenteWeb da anni è impegnata nel campo della protezione dei minori in Internet, collabora attivamente al progetto Web in cattedra.”
“Con il progetto Web in cattedra – ha fatto presente la dott.ssa Patrizia Santovecchi, Presidente Nazionale dell’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici (O.N.A.P.) – risulta chiara la funzione non solo didattica, ma educativa nel senso più ampio del termine, che il sistema scolastico può svolgere. Non bisogna scordarsi che proprio la scuola, con la famiglia, rappresenta per lungo tempo l’ambiente in cui il giovane cerca di adattarsi per la soddisfazione dei propri bisogni fondamentali. Da qui la scelta di offrire uno spunto di riflessione, un diverso modo di vivere e di affrontare alcuni problemi che interessano principalmente i ragazzi. Ragazzi che sempre più, attraverso Internet, sono sottoposti a pressioni e persuasioni, spesso occulte. Occorre, perciò, stimolare continuamente l’attenzione e la formazione/informazione nell’ambito scolastico per prevenire o attenzionare quelle “disarmonie”, che pur non arrivando a determinare una vera e propria malattia possono creare una vulnerabilità per futuri disturbi. La salute e l’eventuale presenza di disagi, necessitano attenzione e trattamento, poiché gli aspetti affettivi influenzano sia positivamente che negativamente lo sviluppo cognitivo e questo sta alla base di molte difficoltà”.
In allegato: i consigli per gli insegnanti
Per maggiori informazioni:
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