VERDI E CALÒ (PRC/PDCI/SC) SULLA BANDA LARGA: “LA PROVINCIA INTERVENGA PER IL RECUPERO
DEL PROGETTO E PER LA TUTELA DEGLI UTENTI”
Numerose le segnalazioni da parte di cittadini esasperati
Progetto importante che ha visto un investimento di circa 5,6 milioni di euro di cui l’80% di parte pubblica, con una partecipazione da parte della provincia di 1,2 milioni di euro.
Un progetto che noi abbiamo condiviso fin dall’inizio nelle finalità: rendere possibile, attraverso un sistema wi-fi, la connessione internet veloce anche in quelle zone non coperte dagli operatori privati con l’adsl.
Un progetto tanto condivisibile quanto, alla luce dei fatti, incompiuto con carenze e problematicità che chiedono risposta.
Nell’aprile di quest’anno veniva dichiarata completata la connessione e l’attivazione del servizio in tutti i 16 comuni e in 55 frazioni della Comunità Montana del Mugello e della Montagna Fiorentina. A noi continuano ad arrivare segnalazioni da parte di cittadini esasperati che pur avendo stipulato il contratto e pur pagando regolarmente i canoni mensili non riescono a beneficiare del servizio.
Le ultime segnalazioni ci arrivano da cittadini di S. Agata, frazione di Scarperia, dove la copertura del segnale promessa non c’è e da dove ci viene segnalato che oltre alla velocità di connessione viene disatteso un altro impegno assunto dalla Provincia.
A dispetto di quanto assicurato in una conferenza stampa dell’ottobre del 2007 dall’allora presidente della Provincia Renzi e dall’allora assessore allo sport di Firenze Giani, circa la completa gratuità del servizio per tutte le società sportive, queste se vogliono la connessione wi-fi devono pagare.
Oltre il danno la beffa: questi utenti pur non potendo usufruire del servizio si vedono addebitare mensilmente il canone e tutte le segnalazioni fatte al numero di assistenza della società che gestisce il sistema (Multilink) cadono regolarmente nel vuoto.
Noi crediamo che la Provincia, direttamente coinvolta nel progetto, debba intervenire nei confronti del soggetto gestore; in primo luogo a tutela dei cittadini, per il rispetto degli impegni presi e per la salvaguardia dei loro diritti di utenti: il servizio deve funzionare e laddove non funzioni si devono dare risposte concrete quali la sospensione e il rimborso dei canoni pagati per un servizio inesistente.
In secondo luogo per operare una verifica del progetto e dell’attività svolta da Multilink: a fronte di una spesa di 5,6 milioni di euro il fatto che siano stati stipulati solo 240 contratti in tutto il territorio deve aprire una seria riflessione sulle ragioni per le quali un progetto così importante non funzioni.
Per questi motivi il gruppo PRC ha richiesto e torna a chiedere un’audizione in Commissione Controllo dei referenti della Provincia e della società Multilink per il progetto Wi-Fi.