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L’ALLARME PER LA POSSIBILE CESSIONE DELLA SEDE FONSAI (FONDIARIA) CON RIPERCUSSIONI SULL’OCCUPAZIONE
L’assessore Simoni ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)

L’assessore al lavoro Elisa Simoni ha risposto, in Consiglio provinciale, sull’allarme alla Fonsai (Fondiaria) per la possibile cessione della sede al fondo Rho e le ripercussioni sull’occupazione. “La nota compagnia assicurativa conta su circa 500 dipendenti a Firenze. Il 22 ottobre scorso l’azienda ha presentato il Piano industriale ai sindacati. Le OO.SS. non sono molto convinte dai contenuti del Piano. Un nuovo incontro tra le parti, nei prossimi giorni, servirà a verificare se esistono le condizioni per avvicinare le posizioni. Rispetto alla decisione aziendale di cedere alcune sedi (cosiddetti immobili strumentali), i sindacati non conoscono ancora quali sedi saranno interessate dall’operazione ma il sospetto che Firenze sia tra queste risulta molto concreto. Comunque le OO.SS. sostengono di non comprendere la motivazione di tali determinazioni. Non esistono preclusioni da parte sindacale – ha aggiunto l’assessore Simoni – ma diviene importante per le OO.SS. conoscere la strategia che è alla base di queste scelte. In data odierna si terrà un’assemblea dei lavoratori fiorentini mentre tra lunedì prossimo e mercoledì si svolgeranno assemblee sindacali a Milano e Torino. La Provincia seguirà gli sviluppi futuri e sarà impegnata per quanto di propria competenza agli eventuali tavoli che verranno convocati”. Per Calò: “E’ giusto il richiamo delle organizzazioni sindacali sulla cessione di una serie di fondi del complesso assicurativo. L’atteggiamento degli imprenditori non è nuovo nel senso che si fanno delle operazioni che mettono a rischio i destini occupazionali di centinaia di lavoratori e anche questo gruppo imprenditoriale diserta il tavolo negoziale. La Provincia di Firenze è una provincia il cui tessuto produttivo è stato sempre tenuto insieme grazie ad una concertazione tra le parti. E’ ovvio che l’assenza di dialogo tra le parti può portare, come in questo caso, a un conflitto. Le organizzazioni sindacali attenderanno ancora per poco e se non ci sarà questo incontro richiesto inizieranno delle iniziative di lotta”.

27/10/2009 16.56
Provincia di Firenze