FEDERICO TONDI (UDC): GLI ENTI LOCALI DIFENDANO IL CROCIFISSO NEI LUOGHI PUBBLICI COME SIMBOLO DELLA NOSTRA IDENTITÀ E CULTURA
Presentata mozione
“Il Crocifisso nei luoghi pubblici è un simbolo della cultura, dell’identità e della tradizione della nostra Nazione fondata sui valori di uguaglianza, libertà e tolleranza”. Il capogruppo dell’UDC in Provincia di Firenze Federico Tondi interviene sul dibattito avviato dopo la sentenza europea che impone di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche e nei luoghi pubblici. “Davanti ad una sentenza come quella della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo occorre che tutte le istituzioni, a partire proprio dagli enti locali, facciano sentire forte la propria voce a difesa del Crocifisso nei luoghi pubblici come “valore laico della Costituzione italiana e di un valore della vita civile” come riportato dalla sentenza del Consiglio di Stato. Un’Europa di burocrati che rinnegano l’identità e le radici storico – culturali della nostra terra non corrisponde al progetto ideato e voluto da statisti del calibro di De Gasperi, Adenauer e Schuman. Sentenze come queste, che rinnegano identità e culture non fanno altro che allontanare sempre più i cittadini dall’idea di un’Europa tollerante, solidale e rispettosa di ogni cultura e religione, a partire da quella che sta a fondamento dell’Europa stessa”.
Il capogruppo UDC Federico Tondi ha presentato una mozione in Consiglio provinciale.
Questo il testo integrale:
Presenza dei crocifissi nei luoghi pubblici
PRESO ATTO del verdetto emesso dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo (C.O.R.E) nel quale si riporta che la presenza dei crocifissi in classe “costituisce una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo la loro convinzione”;
VERIFICATO come la richiesta di rimozione del crocifisso nella scuola, avanzata dalla Signora Lautsi sia stata respinta nel 2002 da una specifica direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione, a seguire dal TAR del Veneto, dalla Corte Costituzionale, e infine nel febbraio 2006 anche dal Consiglio di Stato che nel dispositivo della sentenza ha ribadito come “ la croce sia da considerarsi uno dei valori laici della Costituzione Italiana e valore fondante della vita civile”;
OSSERVATE le dichiarazioni del Presidente del Senato, Renato Schifani, che parla di un “errore drammatico”, del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che si augura che la sentenza “non venga salutata come giusta affermazione della laicità ben diversa dalla negazione, propria del laicismo più deteriore, del ruolo del cristianesimo “ del Segretario del P.D. Pierluigi Bersani secondo cui “la presenza del crocifisso nelle aule non può essere offensiva per nessuno”, del Ministro dell’interno Maroni che giudica la sentenza “incomprensibile” e di numerosi altri esponenti di quasi tutti gli schieramenti politici tutti volti a condannare la sentenza della Corte Europea;
VISTE le dichiarazioni di Abdullah Al Turki, segretario generale della lega musulmana mondiale, secondo cui “l’esposizione del crocifisso fa parte della storia italiana, quindi lo rispettiamo e non abbiamo obiezioni se viene esposto in scuole o edifici pubblici”;
In considerazione di quanto sopra esposto
IL CONSIGLIO PROVINCIALE di FIRENZE
- stigmatizza la sentenza della Corte Europea di Strasburgo dei Diritti dell’Uomo;
-riconferma, nel rispetto dell’indiscutibile laicità dello stato, che il crocifisso nei luoghi pubblici è un simbolo della cultura, dell’identità, della tradizione della nostra nazione, fondata su valori di uguaglianza, libertà, tolleranza, e rappresenta, come riportato dal dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato “ uno dei valori laici della costituzione italiana e un valore della vita civile”;
-impegna il consiglio provinciale a trasmettere il presente documento a tutti gli organi istituzionali dell’Europa.
IL CAPOGRUPPO UDC
Federico Tondi